Goggia a valanga su Sinner: “Non è concepibile rifiutare l’invito del Presidente della Repubblica”

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Goggia a valanga su Sinner: “Non è concepibile rifiutare l’invito del Presidente della Repubblica” "Io ci sarei andata. La rivalità con Brignone? In Italia c'è una cultura sportiva retrograda, da bar sport" Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – Sofia Goggia non può fisiologicamente frenarsi. E quando ha qualcosa da dire, la dice. Per cui le chiedono del “no” di Sinner al Quirinale e lei va giù dritta: “Sarei andata perché il presidente della Repubblica è la più alta carica dello Stato. (Dire)

Su altre testate

Una riga, anzi mezza, in una pagina di comunicato stampa: «Alla cerimonia non sarà presente Jannik Sinner». (Corriere della Sera)

Jannik Sinner torna in Italia dopo la vittoria degli Australian Open. Sorridente, cappotto verde e sci azzurri, Sinner non si è sottratto all'affetto del tifoso che l'ha riconosciuto e gli ha chiesto un'istantanea come ricordo. (ilmessaggero.it)

In occasione dell'incontro con Sergio Mattarella per celebrare la vittoria della BJK Cup e della Coppa Davis, Le stelle del tennis italiano Matteo Berrettini e Jasmine Paolini hanno consegnato questa mattina al Quirinale un quadro al Presidente della Repubblica (La Gazzetta dello Sport)

Ieri al Quirinale il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto gli azzurri del tennis che hanno vinto la Coppa Davis e la Billie Jean King Cup. Tranne uno, Jannik Sinner, la cui assenza era annunciata per stanchezza, su richiesta dello staff medico che lo segue. (Quotidiano Sportivo)

Riposo e neve di casa. Niente tennis, dunque, almeno per qualche ora (l'altoatesino ha rinunciato a difendere il titolo a Rotterdam e non è andato al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella ), e semplice divertimento. (Adnkronos)

Le foto costruiscono e custodiscono una cultura materiale, come vecchi attrezzi, accessori che ricordano qualcosa: un tempo perduto, persone passate. Una storia del Novecento, che attraversa tutto il bello e il tragico di un secolo immenso. (La Gazzetta dello Sport)