L'Agcom valuterà attentamente gli accordi sullo scorporo della rete fissa di Tim

L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni valuterà attentamente gli accordi sullo scorporo della rete fissa di Tim. Al momento i documenti non sono ancora pervenuti all'Agcom ma Fibercop, il nuovo operatore wholesale nella telefonia fissa nato il 1° luglio 2024 a seguito dello spin-off di Netco da Tim, ha assicurato che saranno inviati "a breve". "Per definire compiutamente il quadro e gli obblighi del nuovo assetto, e in particolare se ricorrano le condizioni previste dall'art. (Italia Oggi)

Su altre fonti

“Il riassetto della proprietà della rete fissa costituisce un evento di fondamentale importanza. Tale trasformazione avrà inevitabilmente importanti ricadute per l’attività regolamentare di Agcom“, ha affermato il presidente dell’Agcom, Giacomo Lasorella, presentando alla Camera la Relazione annuale 2024 (SCARICA LA PRESENTAZIONE COMPLETA) dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. (CorCom)

Il mercato delle comunicazioni elettroniche segna una certa ripresa nel 2023, con un valore complessivo di 27 miliardi di euro, in crescita dello 0,8% che segna un’inversione di tendenza positiva, per quanto il giro d’affari resti sempre del 10% inferiore a quello pre-pandemico del 2019 (pari a 2,9 miliardi di euro di ricavi in meo). (Key4biz.it)

“C’è una riserva di valutazione”, ha poi aggiunto Lasorella durante il suo discorso sul ‘certificare’ Fibercop, che ha acquisito Netco, come wholesale only, perché “non sono ancora stati integralmente trasmessi all’Autorità gli accordi intercorsi tra i soggetti che hanno dato luogo allo scorporo”. (Key4biz.it)

Ecco il piano Kkr per la rete si guarda al modello Terna

Dalla possibile operazione di consolidamento di Open Fiber con Fibercop “potrebbe nascere un monopolista dei servizi di accesso, quindi la regolamentazione sarà più invasiva, quanto meno a livello geografico”. (CorCom)

L’accordo sullo scorporo della rete Tim richiederà una valutazione e, al più presto, un’analisi di mercato. A dirlo, durante la presentazione della Relazione annuale dell’Agcom in Parlamento, il presidente Giacomo Lasorella. (Milano Finanza)

Una riproposizione del modello Terna, con un azionista di riferimento pubblico intorno al 30% e un azionariato di fondi e piccoli soci interessati a un flusso regolare di dividendi. (il Giornale)