Decreto fiscale: la maggioranza si spacca in Commissione sul canone Rai, FI vota con le opposizioni
La maggioranza si spacca e il governo va sotto in Commissione Bilancio al Senato, sull'emendamento presentato dalla Lega al decreto fiscale per la riduzione del canone Rai. La proposta di modifica, che aveva il parere favorevole di relatore e governo, è stata bocciata: 10 voti favorevoli e 12 contrari. Hanno votato sì FdI e Lega, mentre FI si è unita al no delle opposizioni che hanno votato in modo compatto. (RaiNews)
Se ne è parlato anche su altre testate
«Se si è arrivati a un accordo per il cessate il fuoco in Libano, possiamo farlo anche sulla Rai», è stato il suo commento. Dicono che sul momento Meloni se la sia presa, ma poi non più di tanto. (La Stampa)
"L'amico Berlusconi considerava il canone Rai una tassa da limare, io da cancellare. La cosa curiosa è che oggi si è votato su qualcosa che la maggioranza aveva già approvato lo scorso anno. Se andava bene allora, perché non va bene adesso?". (La Stampa)
“Scontro con la Lega? Nessuno scontro con nessuno”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, vicepremier e segretario di Forza Italia Antonio Tajani fuori da Montecitorio, rispondendo ai cronisti dopo la bocciatura da parte dei forzisti di un emendamento della Lega per tagliare il canone Rai (LAPRESSE)
Il Carroccio, nonostante il parere negativo di Forza Italia e le minacce di voto contrario da parte degli azzurri, ha tenuto il punto. Il governo aveva espresso parere favorevole alla modifica, con la Lega a proporre l’emendamento per un’operazione che valeva circa 430 milioni di euro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Questa volta a far mancare i voti è stato proprio il Carroccio, che ha consumato la sua "vendetta" astenendosi su una proposta degli azzurri Adriano Paroli e Claudio Lotito, che riguardava i bilanci della Sanità in Calabria, Regione guidata dal forzista Roberto Occhiuto, uno dei più agguerriti contro l'Autonomia differenziata. (Today.it)
In realtà i Fratelli d’Italia – quelli «bravi» – hanno votato insieme alla Lega a favore dell’emendamento, certi però che sarebbe stato respinto dal voto congiunto di opposizioni e Forza Italia. «Sono stati bravi stavolta, la Lega si è messa nei guai da sola». (Domani)