Con l'arresto di Puff Daddy si apre il #MeToo nel mondo della musica?

Con l'arresto di Puff Daddy si apre il #MeToo nel mondo della musica?
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Fino a un anno fa Sean "Diddy" Combs, il rapper, produttore e dirigente discografico conosciuto anche come Puff Daddy, era all'apice del successo, uno dei più noti nomi dell'industria musicale statunitense con alle spalle un vero e proprio impero: tra le altre cose, un canale Tv, una linea di abbigliamento di successo, un marchio di vodka, un profumo. La sua vita era costellata da feste, droghe e opulenza tra un superyacht da 65 milioni di dollari, un jet privato e un patrimonio netto di 1 miliardo di dollari. (Elle)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nella giornata di martedì Combs si è dichiarato “non colpevole” e tramite il suo avvocato aveva chiesto la possibilità di uscire su cauzione per una cifra fissata sui 50 milioni di dollari e vincoli sulle sue proprietà di Miami. (WIRED Italia)

C'è chi tace e chi prende le distanze. Il motivo? Tanti lo conoscevano, molti frequentano le sue feste ed erano a conoscenza di certi dettagli raccapriccianti sui suoi (Io Donna)

Non è un mistero che la sceneggiatura di Kravitz sia una citazione del caso Jeffrey Epstein - miliardario con un'isola privata amico di tutti i grandi della terra che, prima di morire suicida nel 2019, aveva messo su un intricato sistema di prostituzione, anche con minorenni - tanto che il titolo originario del film sarebbe dovuto essere, appunto, "Pussy Island". (Cosmopolitan)

"Mi ha legata e stuprata": nuove accuse contro il rapper Sean Combs (Puff Daddy)

Si tratta di Thalia Graves ed è l’undicesima a fare causa al fondatore della Bad Boy Records. I fatti risalirebbero al 2001, quando Combs e un ex bodyguard avrebbero drogato, legato e stuprato Graves negli studi di registrazione di Diddy a New York, Daddy’s House. (Rolling Stone Italia)

Sulla scia della falsa notizia legata all’account congiunto di Barack e Michelle Obama, altri personaggi noti vengono citati nella narrazione che vede una sorta di “fuga generale” a seguito dell’arresto di Puff Daddy. (Open)

Thalia Graves, questo il nome dell’accusatrice, è assistita da Gloria Allred, una avvocatessa in prima linea nelle cause di violenze sessuali. E’ scoppiata in lacrime durante una conferenza stampa a Los Angeles parlando del «dolore interno» subìto a causa dell’aggressione. (Gazzetta di Parma)