Trump interrompe il comizio: «Non facciamo domande, mettete Pavarotti che canta "Ave Maria"»
Donald Trump scatenato a un comizio a Oaks, in Pennsylvania. «Mettete Pavarotti che canta Ave Maria», ha chiesto il candidato repubblicano, interrotto durante il suo discorso per un'emergenza medica in sala. Due persone erano svenute. «Alzate il volume, bello forte. Non facciamo altre domande, ascoltiamo solo la musica. Chi diavolo vuole sentire altre domande». ha detto ancora il tycoon dal palco. (Corriere TV)
Ne parlano anche altri media
A quasi tre settimane dalle elezioni presidenziali, Trump ha deciso di organizzare una "festa musicale" invece di rispondere a domande politiche. La sua scaletta comprendeva canzoni di artisti che gli hanno vietato di usare la loro musica PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)
Neanche Rufus Wainwright ci sta: dopo l’incazzatura di Céline Dion quando Donald Trump aveva usato My Heart Will Go On, senza permesso, durante un suo comizio elettorale, è arrivato il turno dell’artista che ha prodotto una delle cover più conosciute di Hallelujah, il famoso brano di Leonard Cohen. (Rolling Stone Italia)
Bentrovati. • Frammenti Ferruccio de Bortoli - in un articolo tratto dalla sua rubrica Frammenti, ogni giorno alle 12 sul sito -, parla delle telefonate moleste che ci rovinano la vita. (Corriere della Sera)
Durante un comizio tenuto il 15 ottobre 2024 a Oaks, Donald Trump ha sorpreso il pubblico con una richiesta insolita. Interrotto per un'emergenza medica che ha coinvolto due persone svenute tra il pubblico, il candidato repubblicano alle elezioni presidenziali USA 2024 ha chiesto di diffondere la registrazione dell'"Ave Maria" di Luciano Pavarotti. (Oggi Treviso)
Sono stato fedele a Barack Obama, ma ho tracciato la mia strada come presidente e così farà Kamala che finora è stata leale». Questo è quello che ho fatto io. (Corriere del Ticino)
Non si può certo dire che la comunicazione non sia il forte di Donald Trump: specie se quello utilizzato dall'ex presidente è il linguaggio del corpo che, dal pugno chiuso mentre grida «Fight» col viso rigato dal sangue dopo l'attentato di luglio, ai balletti improvvisati sul palco nelle scorse (Secolo d'Italia)