Ucraina, Meloni: da Putin nessuna disponibilità a dialogo
Rio de Janeiro, 19 nov. – “Non mi sono scandalizzata per la telefonata di Scholz a Putin, non è la prima volta che un leader occidentale parla con Putin, mi pare che le posizioni espresse da Scholz siano in linea con il sostegno all’Ucraina e mi pare che da parte russa non ci sia stata nessuna disponibilità al dialogo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Rio de Janeiro. (Agenzia askanews)
Ne parlano anche altre testate
A mille giorni dall'inizio della guerra tra Ucraina e Russia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni torna a schierarsi convintamente al fianco di Kiev. Una presa di posizione ferma e affatto scontata visto che sul G20 di Rio de Janeiro incombe l'ombra di Donald Trump, convitato di premier del summit. (Adnkronos)
Credo che questo tradisca bene la volontà di dialogo da parte della Russia. Rio de Janeiro, 19 novembre 2024 Questa scelta è la risposta a un'aggressività senza precedenti che abbiamo visto in questi giorni da parte della Russia, tra l'altro alla vigilia di un G20 al quale la Russia partecipa. (ilmattino.it)
«Il bersaglio è stato colpito con successo» ha detto una fonte informata delle Forze di Difesa al media ucraino Rbc. Due giorni dopo il via libera del presidente statunitense Joe Biden all'utilizzo su territorio russo dei missili balistici Atacms forniti all'Ucraina, per la prima volta oggi le forze di difesa di Kiev annunciano di averli usati oltre confine, e non più soltanto sui territori ucraini formalmente annessi da Mosca. (Avvenire)
Il presidente della Russia Vladimir Putin ha approvato un decreto che aggiorna la dottrina nucleare di Mosca. Lo riporta la Tass. Adesso qualsiasi attacco convenzionale alla Russia supportato da una potenza nucleare potrebbe essere considerato un attacco congiunto alla Russia. (Open)
Il G20 si chiude tra le polemiche per l’assenza di una condanna a Putin dopo l’invasione dell’Ucraina. La Casa Bianca osserva con attenzione le mosse dello Zar: «Preoccupano le operazioni di guerra ibrida» IL RETROSCENA (La Stampa)
L’attacco, avvenuto il 19 novembre, ha distrutto un deposito di munizioni situato nei pressi della città di Karachev, nell’oblast di Bryansk, a circa 70 miglia dal confine con l’Ucraina. Per la prima volta dall’inizio del conflitto, l’Ucraina ha utilizzato missili a lungo raggio ATACMS per colpire un obiettivo all’interno del territorio russo. (ilmessaggero.it)