Il film della settimana: «Napoli, New York», la recensione e dove vederlo a Firenze
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Qualche anno fa, da un vecchio baule di Tullio Pinelli (uno degli storici sceneggiatori di Federico Fellini), saltò fuori il trattamento di un film mai realizzato. A scoprirlo fu lo studioso pisano Augusto Sainati. Ora quel film ha visto la luce, grazie all’impegno di Gabriele Salvatores, che si è innamorato della storia e se n’è appropriato. «Napoli, New York» è ambientato nell’immediato dopoguerra, tra le macerie di una Napoli piegata dalla miseria. (Corriere Fiorentino)
Su altri giornali
Carmine e Celestina, due scugnizzi napoletani appena usciti dalla devastazione della Seconda guerra mondiale, si nascondono su una nave diretta in America, inseguendo un sogno molto più grande della loro giovane età. (Vanity Fair Italia)
Leggi l'articolo Videointervista di Ilaria Urbani (La Repubblica)
Finalmente vedremo un Pierfrancesco Favino diverso. Si parla di due bambini, che nel dopoguerra s’imbarcano come clandestini su una nave diretta a New York unendosi ai tanti emigranti italiani in cerca di fortuna in America». (ilmessaggero.it)
Martedì 26 novembre sarà una serata speciale per gli appassionati di cinema: il regista premio Oscar Gabriele Salvatores sarà ospite al Multiplex Giometti Cinepalace di Riccione per presentare il suo ultimo capolavoro, Napoli – New York (Corriere Romagna)
Annusi Napoli, poi ci ripensi. Tappa peggiore a Bagnoli: «Appena arrivato sento una forte puzza di spazzatura, ma che succede? Mi spiegano che c’è un enorme crisi dei rifiuti, resto due giorni con quell’odore e me ne vado con una pessima immagine». (Corriere della Sera)
Nell’immediato dopoguerra, tra le macerie di una Napoli piegata dalla miseria, i piccoli Carmine e Celestina tentano di sopravvivere come possono, aiutandosi a vicenda. Una notte, s’imbarcano come clandestini su una nave diretta a New York per andare a vivere con la sorella di Celestina emigrata mesi prima. (ilmessaggero.it)