Ue, cosa dice il rapporto sulla competitività di Mario Draghi

L'ex presidente della Bce Mario Draghi presenta oggi, lunedì 30 settembre, il suo rapporto sulla competitività dell'Ue. "I singoli Paesi europei sono semplicemente troppo piccoli per affrontare le sfide", poste dall'attuale contesto internazionale, dice nella sede del think tank Bruegel, a Bruxelles. "In molti settori - afferma - serve dimensione e si ottiene solo se ci integriamo. Allora avremo i soldi, ma la prima cosa per le imprese medio piccole è essere in grado di crescere. (Adnkronos)

La notizia riportata su altre testate

Confesso di essere stato spiazzato dai lettori di Zafferano, da quelli del mio Blog, da quelli dei quotidiani cartacei e digitali che ogni settimana lo riprendono dandogli titoli diversi. Sabato scorso è infatti uscito “La dottrina Draghi per un’Europa sogno o incubo?” e per la prima volta sono stato sommerso da mail, WhatsApp, persino telefonate. (Start Magazine)

Il 9 settembre 2024, Mario Draghi ha presentato a Bruxelles il suo rapporto, “Il futuro della competitività dell’UE”. Lo scopo di questo breve articolo non è quello di analizzare il rapporto Draghi, già ampiamente coperto da molti altri media e analisti, ma piuttosto quello di fornire alcune valide ragioni sul perché lo stesso sia utopico per l’Italia. (Econopoly)

A parlarne sono stati soprattutto commentatori e giornalisti piuttosto che esponenti politici, cui il rapporto era indirizzato. Ad esporsi con maggiore chiarezza sulle tesi di Draghi sono stati i partiti più critici verso la UE e il processo di integrazione. (corriereadriatico.it)

L’unico modo sostenibile per aumentare la ricchezza su larga scala è dunque aumentare la produttività dell’intera economia. L’intero progresso nella civiltà consiste nel conseguire risultati maggiori o migliori con lo stesso o minore sforzo o, come si dice in termini moderni, con meno mezzi di produzione. (L'Opinione delle Libertà)

Questo documento offre un'analisi approfondita delle sfide economiche e geopolitiche che l'Europa deve affrontare per mantenere la sua rilevanza nel contesto globale, sempre più frammentato e in rapido mutamento. (Altalex)

Il suo contenuto, ormai ampiamente discusso, pone gli Stati membri di fronte a un imbarazzante dilemma e a un’evidente contraddizione. Di fronte alla correttezza delle analisi e delle proposte indicate, i leaders degli Stati, ad eccezione degli inguaribili sovranisti, difficilmente potrebbero muovere fondate critiche. (La Gazzetta del Mezzogiorno)