Servizio Sanitario in affanno. Aumenta il debito per curarsi

La povertà sanitaria si diffonde a macchia d’olio nel nostro Paese: curarsi è sempre più un lusso. Sono in aumento gli italiani che si indebitano per le spese mediche, al punto che il valore dei prestiti erogati a tale scopo nel 2023 ha superato il miliardo di dollari, il 6,6% in più rispetto al 2022 (Facile.it). Sono 1 milione e 580.000 – il 6,3% del totale – le famiglie che faticano ad affrontare i costi sanitari. (il Bollettino)

La notizia riportata su altri media

Così Rita Longobardi, Segretaria Generale Uil-Fpl Nazionale che prosegue “il Governo non può continuare a nicchiare: servono soluzioni definitive e strutturali per garantire la dignità del lavoro dei professionisti sanitari e per salvaguardare il diritto alla salute, pubblico e universale, di tutti i cittadini. (AssoCareNews.it)

L'Italia investe nella sanità molto meno della media dei Paesi Ocse, in particolare quelli europei. La distanza è ampia sia guardando agli investimenti in percentuale del Pil, sia ai fondi pro-capite per la popolazione. (Fanpage.it)

15 Paesi Ocse fanno meglio di noi Dal dataset Oecd Health Statistics, aggiornato a luglio 2024, emerge che sono 15 i Paesi europei dell'area Ocse che investono nella spesa sanitaria una percentuale del Pil maggiore dell'Italia, con un gap che va dai +3,9 punti percentuali della Germania (10,1% del pil) ai +0,6 della Norvegia (6,8% del pil). (la Repubblica)

Nel 2023 l’Italia per spesa sanitaria pubblica pro-capite si colloca solo al 16° posto tra i 27 Paesi europei dell’area OCSE e in ultima posizione tra quelli del G7. La spesa sanitaria pubblica si attesta al 6,2% del PIL, percentuale inferiore sia rispetto alla media OCSE del 6,9%, sia rispetto alla media europea del 6,8%. (Città di Torino)

Il nostro servizio sanitario nazionale (SSN) è sottoposto ad una erosione sempre più grave dei suoi principi ispiratori di universalità e di uguaglianza: le persone a basso reddito scontano attese di molti mesi per una visita specialistica, mentre chi può pagare si rivolge al sistema privato (aspetta o paga), poco meno della metà degli abitanti di Calabria e Campania quando necessitano di un ricovero devono emigrare in un’altra regione. (SaluteInternazionale)

Altri articoli in Lettere al direttore di Martina Giovanni e Lorenzo Podestà- Gentile Direttore,seguiamo da tempo con attenzione ed interesse il dibattito sulla sanità in Italia dalle pagine di Quotidiano Sanità online. (Quotidiano Sanità)