Washington shop. Come un grande giornale è diventato un centro commerciale (di A. Cangini)
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Più che le sorti della democrazia americana, l’attuale crisi del Washington Post può, forse, essere utile per meglio inquadrare la parabola dell’editoria tradizionale. Di quella americana come di quella europea, e dunque anche di quella Italiana. La questione è nota. L’editore del prestigioso quotidiano statunitense, il fondatore di Amazon, Jeff Bezos… (L'HuffPost)
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La domanda può apparire ingenua: è cosa buona e giusta che un giornale che non sia di partito si schieri esplicitamente in vista di un voto a favore di questo o quello schieramento? Duecentomila lettori hanno disdetto l’abbonamento al Washington Post dopo che il suo proprietario Jeff Bezos ha imposto alla direzione del quotidiano di rinunciare all’“endors… (L'HuffPost)
Leggi tutta la notizia Via alla "resistenza" per fronteggiare Donald Trump. (Virgilio)
Accogliere Donald Trump sarebbe un errore immenso. L'ex presidente torna alla Casa Bianca e per il quotidiano "un movimento con elementi fascisti sarà presto al potere nel Paese. (Adnkronos)
L'ex... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Accogliere Donald Trump sarebbe un errore immenso. "Un movimento con elementi fascisti sarà presto al potere nel Paese. (L'HuffPost)
Siate allarmati, e iniziate ad agire di conseguenza", ha scritto Perry Bacon, editorialista del Washington Post. "Accogliere Donald (Secolo d'Italia)