Irpef, l'aliquota dal 35% al 33%: chi risparmia e quanto con il taglio per il ceto medio. Le simulazioni
Finora il testo della Manovra non lo ha previsto, ma la promessa fatta a suo tempo dal governo è di abbassare l’aliquota Irpef della classe media (redditi tra i 28 e i 50 mila euro), ovvero ridurre il secondo scaglione dall’attuale 35% al 34% o, addirittura, al 33%. La premier Meloni lo ha confermato anche durante l’incontro con i sindacati, ma tutto dipenderà dal Concordato biennale preventivo per gli autonomi (scaduto alla fine di ottobre, ora un decreto lo riapre fino al 12 dicembre): se le adesioni saranno massicce, ci saranno i fondi per fare il taglio (per ora, invece, sono state solo confermate le tre aliquote Irpef con i tetti alle detrazioni: qui cosa cambia). (Corriere della Sera)
Su altre fonti
Durante l’audizione parlamentare sulla Legge di Bilancio, la UIL ha accolto con favore la stabilizzazione della misura, sebbene la trasformazione dello sgravio nel 2025 richieda alcune considerazioni. (lentepubblica.it)
Ed è per questo che il governo ha deciso di riaprire i termini per l’adesione al concordato biennale preventivo. Ma con i nuovi vincoli al bilancio pubblico, per ridurre ulteriormente le aliquote fiscali sarà necessario trovare delle coperture finanziarie sufficienti. (ilmessaggero.it)
La Legge di Bilancio 2025 prevede una serie di interventi fiscali che mirano a ridurre il cuneo fiscale e riformare le aliquote Irpef per i lavoratori dipendenti. Questi cambiamenti includono modifiche al sistema delle detrazioni fiscali e nuove soglie di deducibilità, con effetti differenziati a seconda dei livelli di reddito e della composizione familiare. (il Giornale)
La premier Meloni, il ministro dell’Economia Giorgetti e il suo sottosegretario Leo, per non parlare di parlamentari e dirigenti di FdI cui è affidato il compito di diffondere la verità ufficiale, continuano a ripetere che la manovra di quest’anno taglia le tasse a lavoratori e lavoratrici, che loro si occupano di chi lavora e altri – leggi il sindacato – no. (Collettiva.it)
Ovvero: fino a 28 mila euro, aliquota del 23%; oltre 28 mila e fino a 50 mila euro, aliquota del 35%; oltre 50 mila euro, aliquota del 43%.Tutto però dipenderà dagli incassi derivanti dal Concordato preventivo biennale, che allo stato attuale non si tema non saranno notevoli. (Corriere della Sera)
La manovra per il 2025 rende strutturale il sistema di aliquote Irpef a tre scaglioni. In più, dall'anno prossimo scatteranno nuovi tetti alle detrazioni. (Fanpage.it)