Guerra Israele Libano, Netanyahu: «Condivido obiettivi Usa per cessate il fuoco». Oltre 100mila sfollati per i raid

Israele respinge il piano di pace per il Medio Oriente proposto da Stati Uniti e Francia. Netanyahu replica: «Andiamo avanti con i combattimenti». Sul primo ministro il pressing dei partiti di ultradestra. Oggi l'intervento all'Assemblea dell'Onu a New York. Intanto, Abu Mazen accusa Israele: «Stop al genocidio». Israele: «Non ci sarà tregua». Invasione sempre più vicina. Libano, altra giornata di attacchi: 100mila sfollati Israele, niente tregua L'amministrazione americana è divisa sull'offensiva: c'è chi è contro i bombardamenti di Israele e chi li vede come leva per la de-escalation in Libano. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

«Pochi dubbi sulle reali intenzioni di Israele verso il Libano, siamo già dentro l’escalation. Un anno di guerra a Gaza non ha prodotto i risultati annunciati, gli ostaggi ormai è chiaro che non saranno liberati, Hamas non è stato sconfitto. (Italia Oggi)

Secondo i media in Israele "era stata raggiunta intesa con Usa per tregua in Libano e Gaza con assenso Bibi". Il premier smentisce ma avrebbe pesato l'alzata di scudi dell'estrema destra (Adnkronos)

BEIRUT – Il Libano ha imboccato una strada pericolosamente simile a quella della guerra a Gaza. Le ultime 48 ore sono state segnate da nuove ondate di raid israeliani nel Su… (la Repubblica)

«Hezbollah vuole tornare al 6 ottobre, Tel Aviv nuove regole al confine»

Da adolescente ha studiato teologia nella città santa sciita di Najaf, in Iraq, ma ha dovuto lasciare durante le repressioni contro gli sciiti guidate dall'allora presidente iracheno Saddam Hussein. (Adnkronos)

La nota di chiarimento dell'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Il messaggio di Macron: "Non sia nuova Gaza, stop ai raid" (Adnkronos)

Dopo gli attacchi del 17 e del 18 settembre, da lunedì Israele bombarda a tappeto il sud e l’est del Libano, causando lo spostamento forzato di decine di migliaia di libanesi verso aree più sicure, in special modo Beirut, oltre alla morte accertata di 1.200 persone e il ferimento di oltre 5mila. (il manifesto)