Israele in guerra, le notizie di oggi. Netanyahu, pronto ad accordo per Gaza ma no fine guerra

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha detto che accetterebbe una pausa nella guerra a Gaza, parlando nella sua prima intervista dopo il cessate il fuoco in Libano. "Sono pronto per un cessate il fuoco nel sud quando pensiamo di poter ottenere il rilascio degli ostaggi", ha detto a Channel 14. "Sono pronto per un cessate il fuoco in qualsiasi momento". (la Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

L'operazione lanciata da gruppi guidati da Hayat Tahrir Al Sham (HTS) al regime di Damasco è stata definita una "risposta all'aggressione" ed è partita dalla provincia di Idlib, a circa 10 km a ovest dalla città di Aleppo ed è fino ad ora costata la vita ad almeno 142 combattenti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

A scatenare la violenta reazione del gruppo islamista è stata l'iniziativa militare di Damasco intenzionata a riprendere il controllo dell'area di Idlib, stabilizzata dalle forze armate della Turchia nel tentativo di fermare l'intenso afflusso di profughi verso il territorio turco. (Vatican News - Italiano)

Gli insorti siriani sono entrati ad Aleppo, la seconda città più grande della Siria, e si sono scontrati con le forze governative. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha dichiarato che i ribelli hanno fatto esplodere due autobombe alla periferia occidentale della città. (Corriere TV)

Ong, 238 uccisi in 48 ore di offensiva filo-turca contro Aleppo

I ribelli siriani sono alle porte di Aleppo, la seconda città più grande della Siria e si sono scontrati con le forze governative. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha dichiarato che i ribelli hanno fatto esplodere due autobombe alla periferia occidentale della città. (LAPRESSE)

«Le nostre forze stanno entrando nella città», si legge in un comunicato della coalizione militare ribelle formatasi di recente. I ribelli siriani di Hayat Tahrir al Sham (HTS) rivendicano di aver sfondato le difese di Aleppo e di essere penetrate nel cuore della città dopo aver avuto la meglio sui militari di Damasco fedeli a Bashar Al Assad. (La Stampa)

Sono quasi 240 le persone uccise in 48 ore di offensiva militare delle forze filo-turche nella Siria nord-occidentale contro il bastione governativo, russo e iraniano di Aleppo. L'aviazione militare russa è tornata in azione stamani in Siria bombardando forze locali e straniere filo-turche che da due giorni hanno lanciato un'offensiva a sorpresa contro Aleppo e la sua regione. (Il Messaggero Veneto)