Napoli, arresto Nicola Rullo. Mamma testimone contro la camorra: «Ora vive sotto protezione»
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Ha raccontato di aver ascoltato «urla disumane» provenienti dall’edificio in cui abitava. Ha riconosciuto volti e scandito nomi. La sua testimonianza ora è agli atti nel corso dell’inchiesta culminata nel blitz messo a segno pochi giorni prima di Natale, un’operazione di polizia culminata nella cattura del latitante Nicola Rullo. È una testimoninanza preziosa quella fornita da una donna, che ha trovato la forza di raccontare circostanze legate a un episodio di violenza accaduto lo scorso settembre in zona Poggioreale (ilmattino.it)
La notizia riportata su altri giornali
In particolare, Rullo sarebbe stato a capo di un gruppo di criminali - undici dei quali già… (La Repubblica)
Minuti per la lettura NAPOLI- In seguito a un’operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, la polizia ha arrestato Nicola Rullo, esponente del clan Contini, ricercato da settembre. (Quotidiano del Sud)
PUBBLICITA Rullo si nascondeva in un appartamento ben arredato al primo piano di una palazzina situata in un parco privato. (Cronache della Campania)
L’uomo era ricercato dallo scorso mese di settembre, quando si era sottratto alla esecuzione di un provvedimento cautelare che lo vede gravemente indiziato dei reati di sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni personali, aggravati dal metodo mafioso. (Internapoli)
Due giovani che mostrano una banana e la scritta più che eloquente: "Magnate ‘o cazz". Post che potrebbe sembrare uno sfottò, per quanto volgare, ma a cambiare le carte in tavola sono le identità dei coinvolti: uno dei due nell'immagine e Emmanuele Marigliano, ritenuto a capo di una sorta di "paranza dei bimbi" delle Case Nuove, nel centro di Napoli, finito in carcere pochi giorni fa. (Fanpage.it)
Aveva trovato rifugio in un appartamentino ben arredato al primo piano di un palazzina che si trova in un parco privato: a sua disposizione aveva anche un garage, comunicante con l’abitazione. Quando i poliziotti hanno bussato alla sua porta non ha aperto: alle forze dell’ordine ha detto di temere che l’irruzione potesse spaventare i figli. (anteprima24.it)