Zelensky al vertice di Washington: “Siamo vicini all’ingresso nella Nato”. Poi chiede di togliere le restrizioni sugli attacchi in Russia

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Zelensky sente la Nato sempre più vicina e così, dal vertice dell’Alleanza a Washington, coglie l’occasione per lanciare pubblicamente un nuovo appello al sostegno a favore dell’Ucraina. Sostegno che, ovviamente, deve passare per l’invio di armi a Kiev. “Sono convinto che l’Ucraina sia vicina all’ingresso nella Nato. Il prossimo passo sarà l’invito formale e poi la piena membership“, ha dichiarato il presidente che poi si è rivolto ai suoi omologhi presenti chiedendo maggiori concessioni, come quella di poter attaccare in profondità in territorio russo: “Se vogliamo vincere abbiamo bisogno che i nostri partner eliminino tutte le restrizioni” sugli attacchi con le loro armi. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

I paesi della Nato riuniti a Washington si sono impegnati a fornire 43,28 miliardi di dollari in aiuti militari alle Forze armate dell'Ucraina entro il prossimo anno. Non si fa tuttavia menzione dell'impegno multi-annuale nella fornitura di armi chiesto dal segretario generale uscente Jens Stoltenberg. (Limes)

L'Ucraina è grata a tutti i nostri amici che fanno proprio questo. "Solo dall'inizio di questa settimana, la Russia ha utilizzato più di 700 bombe aeree guidate, oltre 170 droni da combattimento di vario tipo e quasi 80 missili contro l'Ucraina. (Il Messaggero Veneto)

Ma nonostante i dubbi sul futuro del Presidente Joe Biden e le implicazioni di un possibile ritorno alla Casa Bianca dello scettico della Nato Donald Trump, i 32 alleati hanno mostrato unità per il futuro, in particolare in relazione all'appoggio militare all'Ucraina. (Today.it)

Vertice Nato, Meloni conferma il sostegno a Kiev e bacchetta Salvini

Il bilancio del summit NATO di Washington per i 75 anni dell’Alleanza Atlantica sembra confermare la tendenza dell’Occidente a cercare il confronto militare con la Russia e quella degli Stati Uniti e dei loro vassalli a lasciare un’Europa sempre più debole sul piano politico, militare, sociale ed economico. (Analisi Difesa)

Nel bilaterale in suolo americano, la premier italiana e il suo omologo ucraino hanno discusso dell’«andamento del conflitto in corso, a partire dalle gravi conseguenze del bombardamento russo dell’ospedale pediatrico di Kiev», ha fatto sapere Palazzo Chigi. (Open)

L’ultimo faccia a faccia prima di lasciare Washington è con Volodymyr Zelensky. (Il Sole 24 ORE)