Commerzbank, la Cfo Bettina Orlopp nominata nuova Ceo del gruppo e Presidente del Consiglio di Gestione, sostituirà Manfred Knof

Bettina Orlopp, ex Chief Financial Officer di Commerzbank è una delle prime donne salite al vertice di un gruppo finanziario in Europa, pochi giorni fa nominata Ceo del gruppo e Presidente del Consiglio di gestione. Assume questa carica in un momento di trattativa particolare e delicato con Unicredit, il suo contendente è Andrea Ocerl, banchiere italiano, Amministratore Delgetato di Unicredit, con esperienza nel campo delle operazioni straordinarie. (Il Giornale d'Italia)

La notizia riportata su altre testate

Il portavoce del cancelliere tedesco Olaf Scholz, in una conferenza stampa, ha chiarito che non si è parlato della scalata a Commerzbank da parte di Unicredit nella telefonata intercorsa con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e che le affermazioni del cancelliere tedesco riguardo l'ostilità della scalata “non si riferivano al governo italiano ma ovviamente alla banca” di piazza Gae Aulenti. (TGR Lombardia)

A maggior ragione, avendo fatto da consulente su grandissime operazioni di m&a, sa bene quanto conti avere il consenso, diffuso e di alleati forti, per portare a compimento le operazioni più... Non può essere messo in dubbio che Andrea Orcel sia uno dei banchieri più accorti e brillanti in Europa della sua generazione. (Milano Finanza)

UniCredit-Commerzbank: la prima grande fusione cross border tra due banche Ue, quella tanto promossa dalla Bce e dall’Ue per creare una vera Big Bank per l’Europa capace di competere con i colossi di Wall Street, si farà o rimarrà un sogno nel cassetto del numero uno di Piazza Gae Aulenti, Andrea Orcel? (Finanzaonline)

E a Berlino il presidente … (la Repubblica)

Non ci sono offerte, siamo «un azionista strategico». «Non chiederemo posti nel cda di Commerzbank», «al momento si tratta solo di un investimento. (ilmessaggero.it)

Eventuali blocchi della scalata tramite normativa IDE: questa sì una restrizione della libertà stabilimento. La scelta del governo, azionista di maggioranza, di non cedere più quote, politica ma legittima. (Start Magazine)