Dall’incontro fra l’intelligenza artificiale e quella umana sta nascendo una nuova forma di pensiero?
L’utilizzo delle diverse forme di intelligenza artificiale si sta allargando a un numero crescente di settori, e il peso che questa tecnologia ha nella nostra società lo dimostrano, fra l’altro, anche due dei premi Nobel assegnati quest’anno, quello per la fisica e quello per la chimica. E in questo contesto c’è chi si chiede se dall’interazione fra l’intelligenza artificiale generativa e quella umana possa nascere una nuova forma di pensiero. (WIRED Italia)
Ne parlano anche altre testate
La ricerca condotta dall'Università Cattolica di Milano, pubblicata su Nature Human Behaviour, introduce una nuova forma di pensiero, a metà tra uomo e IA: "Trasparenza, responsabilità e alfabetizzazione digitale sono elementi chiave" ascolta articolo (Sky Tg24 )
Ricalcando quanto afferma il premio Nobel Daniel Kahneman, «possiamo immaginare il nostro cervello come una città con due quartieri principali — spiegano Massimo Chiriatti, Chief Technical and Innovation Officer, Italia di Lenovo e Giuseppe Riva, professore dell’Università Cattolica di Milano —. (Corriere della Sera)
L’interazione tra esseri umani e intelligenza artificiale sta dando forma a un nuovo sistema di pensiero, un nuovo schema cognitivo esterno alla mente umana ma capace di potenziarne le abilità cognitive: è quanto si legge in un articolo scritto da un team di ricercatori coordinato dal professor Giuseppe Riva, direttore del Humane Technology Lab dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (campus di Milano) e del Laboratorio di Tecnologia Applicata per la Neuro-Psicologia presso l’Istituto Auxologico Italiano IRCCS, Milano. (Innovation Post)
L’interazione tra esseri umani e intelligenza artificiale sta plasmando un nuovo sistema cognitivo, chiamato Sistema 0, che si colloca accanto ai due modelli di pensiero umano: il Sistema 1, intuitivo e rapido, e il Sistema 2, analitico e riflessivo. (Primaonline)
L a prestigiosa rivista scientifica Nature ha appena pubblicato un articolo intitolato “The case for human-AI interaction as System 0 thinking”. L’articolo propone una nuova teoria su come l’intelligenza artificiale stia cambiando il modo in cui pensiamo e prendiamo decisioni. (Il Sole 24 ORE)