Consiglio d'Europa, "polizia italiana razzista"? Furia-Salvini: "Allora portate gli immigrati a casa vostra"
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L'Italia "un paese razzista", con la Polizia che "discrimina" rom, immigrati e comunità Lgbtq e la politica che usa toni eccessivi e attacca ingiustamente i magistrati che decidono sui migranti. Accuse che non arrivano da Carola Rackete, ma dall'Ecri, l'organo anti-razzismo e intolleranza del Consiglio d'Europa. Un report (ufficiale) che ha fatto infuriare la premier Giorgia Meloni ("Meritiamo rispetto, non insulti") e che indigna tutto il centrodestra. (Liberoquotidiano.it)
Ne parlano anche altre testate
Immagini di repertorio (il Giornale)
"Prima di rilasciare sdegnate dichiarazioni sul Rapporto Ecri (la Commissione del Consiglio d'Europa su discriminazione e razzismo), sarebbe necessario almeno leggere quel Rapporto, il quale non accusa l'Italia, né le sue forze dell'ordine di razzismo": le ultime dichiarazioni di Piero Fassino sul rapporto del Consiglio d'Europa hanno scatenato una vera e propria bufera politica. (Liberoquotidiano.it)
Servizio di Luigi Ferraiuolo Nel giorno in cui il Consiglio d’Europa accusa di prassi razziste le forze dell’ordine italiane, il Viminale presenta un ricorso in cassazione contro le ordinanze dei giudici sul caso Albania. (TV2000)
Roma. Il SIM Carabinieri esprime il suo profondo sdegno e manifesta tutta la sua rabbia per quanto riportato nel recente rapporto dell’ECRI, la commissione antirazzismo del Consiglio d’Europa, in merito a presunti episodi di profilazione razziale e xenofobia da parte delle forze dell’ordine italiane. (SIM CARABINIERI)
Se da una parte in molti, compreso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni, hanno condannato le accuse infondate di razzismo contro le forze dell'ordine italiane, il dem invece ha definito "strumentali" le polemiche scaturite da quel rapporto. (Liberoquotidiano.it)
Uno scontro che stavolta supera i confini nazionali, perché è il Consiglio d’Europa a puntare il dito contro l’Italia, ad accusare le nostre forze dell’ordine di discriminazione su base razziale e i nostri politici di usare parole d’odio. (Corriere della Sera)