Insulti razzisti a studenti napoletani a Venezia

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
INTERNO

Durante una recente visita a Venezia, un gruppo di studenti dell'Istituto Superiore Archimede di Ponticelli, accompagnati dalla dirigente scolastica Rori Stanziano, è stato vittima di insulti razzisti e omofobi. L'episodio, avvenuto tra il 20 e il 22 dicembre 2024, ha visto i ragazzi, di età compresa tra i 14 e i 18 anni, partecipare a un evento natalizio in abiti ottocenteschi. Tuttavia, l'atmosfera festiva è stata rovinata da gravi offese, tra cui "Terroni, tornate a casa vostra" e "Napoletani e terroni di m***a".

La denuncia della dirigente scolastica, pubblicata sui social, ha sollevato un'ondata di indignazione. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha espresso il suo rammarico in una lettera aperta indirizzata alla docente, sottolineando che tali comportamenti non riflettono i valori della città, nota per la sua apertura e rispetto verso le diverse culture e tradizioni. Brugnaro ha invitato gli studenti a tornare a Venezia, assicurando che saranno accolti con il rispetto che meritano.

L'episodio ha messo in luce un problema di intolleranza che, sebbene isolato, non può essere ignorato. La città di Venezia, con la sua storia di accoglienza e inclusività, deve affrontare queste sfide con determinazione, per garantire che simili incidenti non si ripetano. La vicenda, che ha scosso profondamente la comunità scolastica di Ponticelli, rappresenta un monito per tutte le istituzioni educative e civiche, affinché lavorino insieme per promuovere il rispetto e la convivenza pacifica.

L'accaduto a Venezia non solo ha ferito i giovani studenti, ma ha anche sollevato interrogativi sulla necessità di un impegno costante per combattere ogni forma di discriminazione.