Gli attacchi del governo ai giudici e il timore di un baratto: litigano per poi scendere a patti?
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Giustizia “pregiudiziale”, provvedimenti “abnormi”, giudici “ayatollah”, giustizia “politicizzata”: sono solo alcune delle espressioni utilizzate da importanti membri del governo italiano in queste ore per definire i provvedimenti giurisdizionali adottati dal Tribunale di Roma qualche giorno fa, a seguito di domande di protezione internazionale avanzate da cittadini stranieri condotti nel nuovo centro di accoglienza in Albania in attesa di rimpatrio. (Il Fatto Quotidiano)
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Scritto da Carmelo Burgio Non intendo ripetere i tanti argomenti proposti dalla stampa a sostegno del governo, per condannare la recente decisione della magistratura romana che, in pratica, ci ha detto non solo che i pochi migranti inviati in Albania dovranno tornare in Italia, ma che praticamente di migranti irregolari non ne può essere cacciato manco uno. (La Gazzetta di Lucca)
Il tutto è accaduto a poche ore dalla decisione con la quale i giudici hanno imposto il ritorno in Italia degli immigrati che erano stati trasferiti in Albania, senza aggiungere né togliere nulla a quanto già non si sapesse. (ROMA on line)
“Meloni è un pericolo, più forte di Berlusconi. Ricordiamo la mail choc di Marco Patarnello, sostituto procuratore della Cassazione, destinata ai colleghi di Magistratura Democratica, corrente a cui appartiene Silvia Albano, la giudice che ha firmato la sentenza sui Cpr in Albania. (Nicola Porro)
La magistratura è isolata nella società? Questa è una delle riflessioni, poste non in modo dubitativo, nella famigerata lettera del sostituto procuratore della Cassazione Marco Patarnello, che ha ulteriormente acuito lo scontro tra magistratura e politica che registriamo in questi giorni. (L'HuffPost)
Una domanda: ma chi sono i nostri magistrati? Si sentono al di sopra di tutti e non pagano di tasca propria i loro errori. Caro Avvenire, non faccio parte dei soliti che vi scrivono “a favore”, quindi anche questa volta la mia lettera non verrà pubblicata. (Avvenire)
Con la solita difesa ad oltranza per i Giudici a prescindere, da parte sinistra. (ilgazzettino.it)