Processo per il delitto Regeni: gli atti devono tornare al gup

Gli atti del processo agli 007 egiziani accusati di avere sequestrato e ucciso Giulio Regeni devono tornare al gup .

La decisione è legata all’assenza in aula degli imputati, nodo affrontato nella prima udienza.

Il giudice dovrà utilizzare tutti gli strumenti, compresa una nuova rogatoria con l’Egitto, per rendere effettiva e non solo presunta la conoscenza agli imputati del procedimento a loro carico

I giudici, dopo una camera di consiglio durata oltre cinque ore, hanno annullato l’atto con cui il gup ha disposto il rinvio a giudizio degli imputati nel maggio scorso. (Gazzetta di Parma)

Su altri media

A raccontarlo l’avvocato Alessandra Ballerini, legale della famiglia Regeni, nel corso della prima udienza del processo in Corte d’assise a Roma per l’omicidio di Giulio Regeni. Gli è stata inflitta la tortura: Giulio non muore di torture ma per la torsione del collo (Il Fatto Quotidiano)

Il primo processo sul sequestro, la tortura e l’omicidio di Giulio Regeni neanche inizia che già deve ricominciare. Gli imputati, dunque, non sono stati raggiunti da alcun atto ufficiale“. (Il Fatto Quotidiano)

Se è vero che portare la ricerca della verità sulle responsabilità dell'omicidio di Giulio Regeni sin qui, in un'aula di Corte di Assise, è stato complesso e, diciamolo, insperato, e se la notizia che la Presidenza del Consiglio dei ministri e la famiglia di Giulio saranno insieme parti civili nel processo è una premessa carica di un formidabile significato e peso politici, processuali, e simbolici, è altrettanto vero che la partita è tutt'altro che chiusa (La Repubblica)

Si è tenuta oggi, 14 ottobre, la prima udienza del processo a carico di quattro 007 egiziani accusati di avere sequestrato, torturato e ucciso il ricercatore Giulio Regeni nel febbraio del 2016. Da parte loro per 5 anni c’è stata una volontaria sottrazione, vogliono fuggire dal processo. (Open)

Nella foto i genitori di Giulio, Claudio Regeni e Paola Deffendi, e la sorella Irene. Riccardo De LucaRiccardo De Luca / AGF 14/10/21 Roma. (L'HuffPost)

Il giudice dovrà utilizzare tutti gli strumenti, compresa una nuova rogatoria con l'Egitto, per rendere effettiva e non solo presunta la conoscenza agli imputati del procedimento a loro carico. Si riparte quindi dall'udienza preliminare. (Corriere TV)