Caos treni, la difesa di Salvini: “Colpa di un chiodo piantato nel posto sbagliato. I responsabili devono pagare”

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

“Noi stiamo investendo 9 miliardi di euro sulla rete, tre miliardi e mezzo sulla manutenzione, abbiamo più di mille cantieri aperti, stiamo comprando nuovi treni”. Non si scompone né mostra imbarazzi il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini dopo la giornata di caos nelle stazioni ferroviarie di tutta Italia . Prima di entrare ad un evento nei pressi di Montecitorio, intercettato dai cronisti, Salvini afferma: “Non è possibile che se un operaio alle tre di notte pianta un chiodo nel posto sbagliato, fermi termini e quindi fermi Roma e quindi fermi mezza Italia. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

“Intanto chiariamo una cosa: quello di ieri non è un caso isolato di giornata “disgraziata”, perché veniamo da un semestre nero che non ha precedenti nella storia del trasporto ferroviario del nostro Paese. (LA NOTIZIA)

Il blocco del nodo … L’estate di passione dei treni italiani, con cancellazioni e ritardi per guasti e centinaia di cantieri aperti da luglio a settembre, non è finita. (Il Fatto Quotidiano)

Dopo l'intervento dei tecnici di Rfi la circolazione ferroviaria è in lenta e graduale ripresa ma sono più di un centinaio i treni cancellati, totalmente o parzialmente a causa del guasto che si è verificato sulla linea ferroviaria a Roma, con la disconnessione degli impianti delle stazioni Termini e Tiburtina. (Sky Tg24 )

Prendere un treno in Italia, oltre che carissimo, è una scommessa con il caso. Basta infatti un chiodo su un cavo piantato alle tre di notte per bloccare per un giorno intero i treni della famosa seconda potenza manifatturiera d’Europa la cui produzione crolla da diciotto mesi consecutivi. (il manifesto)

Nella giornata del 2 ottobre sul profilo Facebook di Matteo Salvini è apparsa una foto accompagnata da un post in celebrazione della festa dei nonni. Il post sulla festa dei nonni di Salvini (Virgilio Notizie)

Mercoledì 2 ottobre, dalle 6:30, cancellazioni e ritardi hanno mandato in tilt la circolazione ferroviaria, da Nord a Sud, per un guasto alla stazione di Roma Termini. Ma al ministro dei Trasporti non basta, dopo gli attacchi subiti pretende i nomi e i cognomi: “Chi ha sbagliato ne risponderà”. (Virgilio Notizie)