Una Marina Berlusconi che non ti aspetti. Più vicina alla sinistra su fine vita, aborto e diritti Lgbtqai+

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Ponte sullo Stretto

«Se parliamo di aborto, fine vita o diritti Lgbtqai+, mi sento più in sintonia con la sinistra di buon senso. Ognuno dev'essere libero di scegliere». Con queste parole Marina Berlusconi scuote la scena politica italiana, in occasione della presentazione della nuova casa editrice che si chiamerà Silvio Berlusconi Editore (Io Donna)

Se ne è parlato anche su altre testate

Marina Berlusconi, in un’intervista al Corriere, ha voluto lanciare la casa editrice intitolata a suo padre e le sono bastati alcuni passaggi – chiari e ben assestati – su diritti, libertà e sovranismo per creare curiosità e dibattito (24+)

– “Marina Berlusconi ha fatto una giusta osservazione. Il presidente del Veneto Luca Zaia condivide le posizioni della figlia maggiore di Silvio Berlusconi che ieri ha “bacchettato” la sua parte politica sostenendo che su fine vita, aborto e diritti Lgbtqia+ si sente più vicina alla sinistra. (Agenzia askanews)

Per questo, le affermazioni di Marina Berlusconi sono assolutamente condivisibili e apprezzabili. Purtroppo, sono molto distanti dalla pratica del governo che guida oggi il nostro Paese. (Civonline)

Marina Berlusconi: «L'Ue può essere la nostra salvezza, o la nostra rovina. Su aborto, fine vita e Lgbtq sono più in sintonia con la sinistra»

Secondo Salvatore Merlo in quell’intervista «non abbiamo riconosciuto l’uomo che ha salvato l’Italia con Eva Grimaldi e Massimo Boldi, quello che insomma ci ha fatto capire che Umberto Smaila è assai meglio di Antonio Gramsci». (Open)

Su Huffington Post Italia Pierluigi Battista scrive: «Ammirevole il comportamento del primo ministro inglese Rishi Sunak, conservatore. Ma il vanto della democrazia britannica è l’alternanza tra i partiti candidati a governare: niente giochini, niente disprezzo per la maggioranza elettorale, i partiti che si fronteggiano, ora vince l’uno ora l’altro». (Tempi.it)

Non sarà solo un omaggio a mio padre, ma un progetto editoriale che vuole dare più forza al pensiero liberale e democratico, contro ogni forma di totalitarismo, nel nome di quella libertà che finisce solo dove comincia quella altrui». (Corriere della Sera)