La "guerra al pezzotto" di DAZN: l'emittente streaming della Serie A ambisce a combattere la pirateria colpendo i singoli fruitori
DAZN e la guerra alla pirateria: si apre un nuovo capitolo per l'emittente streaming che possiede i diritti televisivi per la trasmissione delle partite della Serie A (fino al 2029). L'obiettivo è concretizzare l'operazione anti-pirateria della Procura di Catania, muovendosi tramite il team di legali. DAZN contro la pirateria, multe anche agli stessi consumatori Come riporta La Repubblica, DAZN vuole ottenere un risarcimento da parte di tutti i pirati scoperti dall'operazione, ma anche dai singoli fruitori che hanno guardato le partite su streaming illegale. (fiorentinanews.com)
La notizia riportata su altri media
L'obiettivo di DAZN è ottenere un risarcimento da tutti i pirati caduti nella rete dell'operazione anti-pirateria messa in piedi dalla Procura di Catania. (Parma Live)
"I temi della pirateria e delle scommesse illegali riguardano l'economia criminale, che va oltre gli interessi legittimi della Serie A. Il salto di qualità si farà quando, oltre a interrompere il servizio illegale, si perseguiranno i fruitori del servizio". (Milan News)
Secondo i retroscena, Dazn si vorrebbe costituire parte civile per scoprire e punire chi ha guardato contenuti su piattaforme di streaming illegale. (Fanpage.it)
Il ministro per lo Sport e i giovani ha assicurato che si tratta di "un problema che va affrontato a livello internazionale. I fruitori devono comprendere che con dieci euro per ognuno non si vede solo una partita, ma si diventa complici dell'economia criminale". (Diretta)
L’Italia è il Paese europeo con il minor numero di accessi a contenuti illegali online, davanti a Germania e Romania. Il nuovo studio dell’Euipo (l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale) conferma che la pirateria online nell’Unione Europea si attesta a una media di 10,2 accessi mensili per utente. (Avvenire)
Oltre 270 operatori della polizia postale hanno effettuato 89 perquisizioni in 15 regioni italiane e, con la collaborazione delle forze di polizia straniere, 14 perquisizioni in diversi territori tra cui Regno Unito, Olanda, Svezia, Svizzera, Romania e Croazia, nei confronti di 102 persone. (La Gazzetta dello Sport)