Il Consiglio d'Europa: "Non votate il decreto sicurezza". Insorge Ignazio La Russa
In campo contro il ddl Sicurezza scende anche il Consiglio d'Europa. Attraverso una lettera indirizzata a Ignazio La Russa, il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa Michael O'Flaherty attacca il decreto che introduce una serie di modifiche al codice penale. Il motivo? A suo dire "diversi articoli del ddl attualmente in discussione al Senato, restringono il diritto a manifestare ed esprimersi pacificamente". (Liberoquotidiano.it)
Ne parlano anche altre testate
Un altro squillo del Consiglio d'Europa. Dopo l'allarme contro la «profilazione razziale» da parte della polizia italiana, lanciato alla fine dello scorso ottobre, l'organismo europeo - ma non facente parte dell'Unione Europea - interviene di nuovo nel dibattito italiano. (il Giornale)
Il ddl Sicurezza "restringe il diritto a manifestare e esprimersi pacificamente". (Fanpage.it)
Secondo Michael O'Flaherty, commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, diversi articoli del ddl sicurezza, attualmente in discussione al Senato, "restringono il diritto a manifestare e esprimersi pacificamente, e i senatori dovrebbero astenersi dall'adottarlo”. (L'HuffPost)
Con questo slogan il 14 dicembre ha sfilato il corteo organizzato contro il ddl Sicurezza. Una manifestazione che, secondo gli organizzatori, ha visto per le strade della capitale circa 100mila persone, con il coinvolgimento di oltre 200 sigle tra studenti, sindacati, associazioni e reti sociali. (LA NOTIZIA)
"Le parole del Presidente La Russa, pronunciate contro il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, O'Flaherty, sono molto gravi. È inammissibile che la destra continui a sentirsi al di sopra della legge, fuori dalle regole fondamentali della costituzione del diritto europeo e delle convenzioni internazionali". (Civonline)
Palazzo Madama sarà presto chiamato a dare il via libera definitivo a un provvedimento molto contestato dalle opposizioni e già approvato alla Camera, ma dall’Europa arriva l’invito ai senatori a non votarlo. (La Stampa)