Desertificazione commerciale, quando la bottega di fiducia diventa un ricordo
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Negli ultimi anni, abbiamo visto sempre più negozi chiudere i battenti, e i titoli dei giornali suonare come necrologi per attività che sembravano destinate a durare per sempre. È un fenomeno che oggi ha un nome preciso: desertificazione commerciale. Parliamo di una lenta scomparsa delle attività in intere zone, che lascia i residenti senza servizi fondamentali e mette a dura prova la vitalità economica dei territori. (QuiFinanza)
Se ne è parlato anche su altri media
Una morìa di attività commerciali e piccoli negozi che in tutta Italia in dieci anni ha portato alla scomparsa di 140 mila esercizi, quasi 13 al giorno. Chiudono alimentari, edicole, cartolerie e ferramenta, mentre aprono centri scommesse ed estetiste. (TGR Lombardia)
Il volto del commercio in provincia di Bergamo è cambiato drasticamente negli ultimi vent’anni. È quanto emerge dai dati aggiornati al 30 giugno 2024, pubblicati dall’Osservatorio Regionale del Commercio di Regione Lombardia. (L'Eco di Bergamo)
Come cambiano i territori e come si è evoluto il commercio negli ultimi vent’anni? Regione Lombardia ha pubblicato i dati dell’Osservatorio Regionale del Commercio Ottobre 2024 (Dati al 30 giugno 2024), in cui viene fatto un raffronto tra il 2005 e il 2024 prendendo in considerazione gli esercizi di vicinato, le medie e le grandi strutture di vendita. (MyValley.it)
In dieci anni – dal 2014 ad oggi – in Umbria sono sparite circa 2mila imprese del commercio al dettaglio in sede fissa, di cui quasi 700 attività di vicinato "di base". Piccoli negozi addio. (LA NAZIONE)
A influire c’è la rivoluzione digitale e la crescita esponenziale dell’e-commerce, basti pensare che l’anno scorso in Umbria sono stati consegnati 14 milioni e mezzo di pacchi. (Corriere dell'Umbria)
Come cambiano i territori e come si è evoluto il commercio negli ultimi vent’anni? Regione Lombardia ha pubblicato i dati dell’Osservatorio Regionale del Commercio Ottobre 2024, aggiornati al 30 giugno scorso, in cui viene fatto un paragone tra il 2005 e il 2024 prendendo in considerazione gli esercizi di vicinato, le medie e le grandi strutture di vendita, anche in Bergamasca. (Prima Bergamo)