Giuseppe Maggio in Maria, film presentato al Festival Cannes 2024

Negli ultimi giorni si è parlato tanto di Maria, opera di Jessica Palud, che mette in scena la turbolenta vita di Maria Schneider e ieri sera, Al Palais des Festivals et des Congrès durante il Festival di Cannes 2024, è stato il suo turno. La storia della giovane attrice, interpretata da un'impeccabile Anamaria Vartolomei, ha smosso gli animi, ha suscitato riflessioni, ha sollevato dibattiti. Nel corso della pellicola ci si trova catapultati nei primi anni Settanta, sul set di Ultimo Tanto a Parigi, film di Bernardo Bertolucci, interpretato da Giuseppe Maggio (Harper's Bazaar Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

La Maria del titolo è Maria Schneider, l'attrice francese scomparsa nel 2011 che - nonostante la sua filmografia conti una cinquantina di titoli tra cinema e tv - per tutti è la fragile e disinibita Jeanne di Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci (Vanity Fair Italia)

La recensione di Maria, film di Jessica Palud che racconta la vita di Maria Schneider, segnata dalla "scena del burro" di Ultimo tango a Parigi, di cui non è mai riuscita a liberarsi. A interpretarla è Anamaria Vartolomei, mentre Matt Dillon è Marlon Brando. (Movieplayer)

CANNES – “Marlon è stato il mio mito nella vita, ma io oggi mi identifico in Maria”. (la Repubblica)

La ragazza, 19 anni, attrice che fino a quel momento aveva recitato solamente in piccole parti, da quel momento in poi non sarà mai più la stessa. Marlon Brando sussurra questo all'orecchio di Maria Schneider dopo la famigerata scena "del burro" appena girata sotto l'occhio di Bernardo Bertolucci (cinematografo.it)

Giuseppe Maggio, uno dei volti più apprezzati del nuovo cinema italiano, è reduce dal Festival di Cannes dove ha presentato con Matt Dillon e Anamaria Vartolomei il film “Maria”, diretto da Jessica Palud che ricostruisce la parabola di Maria Schneider dopo “Ultimo Tango a Parigi”. (Il Fatto Quotidiano)

"Maria" non è solo un brutto film, è un film sbagliato Maria, il biopic dedicato da Jessica Palud a Maria Schneider, figura tanto iconica quanto maledetta della cinematografia, è il caso classico di film che ambisce ad essere sensazionalistico e null'altro. (Today.it)