Centri migranti in Albania, dopo gli agenti anche gli operatori sociali rientrano in Italia

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Lettera43 INTERNO

Medihospes, l'ente gestore dei Cpr, lasceranno Schengjin e Gjader entro il fine settimana. Il ministero degli Interni: «Personale ridotto in base alle esigenze del momento» Tutti gli operatori sociali di Medihospes, l’ente gestore dei Centri italiani in Albania per il rimpatrio dei migranti, lasceranno Schengjin e Gjader per rientrare in Italia entro il fine settimana. E a quanto si apprende non sarebbero previsti ricambi. (Lettera43)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Matteo Liviero: “Onestamente per come siamo rientrati in campo nel secondo tempo, ho avuto l’impressione che la potessimo portare a casa ed invece abbiamo subito un gol particolare che non ci ha favoriti. (SARdies.it)

Mentre il personale dei centri migranti aperti dall'Italia in Albania sta rientrando in madrepatria, dato che gli impianti sono vuoti, nel paese balcanico tutto tace. Ma manca anche una risposta alle proteste che stanno avvenendo nel Paese. (WIRED Italia)

Prima le persone migranti, poi gli agenti di polizia, ora gli operatori sociali. I centri per il rimpatrio, voluti da Giorgia Meloni, si stanno svuotando. I dipendenti di “Medihospes”, l’ente gestore dei Cpr, lasceranno Schengjin e Gjader per rientrare in Italia entro il fine settimana. (Open)

Non solo gli operatori, anche gli agenti tornano in Italia. I centri in Albania senza migranti né personale

I centri restano aperti e vigilati». Dai centri in Albania per il trattenimento dei migranti, privi di ospiti, andranno via entro domani anche tutti gli operatori sociali. (Corriere della Sera)

Ma dal Viminale trapela che i centri restano comunque operativi e vigilati: attualmente, sottolineano fonti del ministero dell'Interno, il personale è stato ridotto e varia in base alle esigenze del momento. (Il Messaggero Veneto)

Il progetto del governo italiano di mandare i migranti in Albania non è stato chiuso, ma sicuramente è congelato: la forza lavoro nei centri albanesi è ridotta al minimo, nell'attesa che ci sia un giudice che dica che mandare i migranti che volevano approdare in Italia nei campi di Shengjin e Gjader sia compatibile con il diritto europeo. (L'HuffPost)