Mattia Santori contestato al corteo di Bologna: «Dalla destra e dal Pd gli stessi manganelli, non sei il benvenuto» – Il video

Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
Open INTERNO

Non è piaciuta a tutti la partecipazione di Mattia Santori, ex leader delle Sardine e oggi consigliere del Partito democratico a Bologna, al corteo organizzato nel capoluogo emiliano da alcune realtà cittadine per protestare «contro la repressione messa in campo da Piantedosi e Meloni». Santori è stato contestato da alcune manifestanti, che lo hanno invitato ad allontanarsi dal corteo. «Sono temi su cui il Partito democratico è incoerente. (Open)

La notizia riportata su altri giornali

Il giorno dopo il corteo dei collettivi studenteschi con la prefettura imbrattata e la foto di Meloni, Salvini, Letta, Netanyahu bruciate, interviene con parole molto dure il sindaco Matteo Lepore. "Nessuna lezione da questa destra". (il Resto del Carlino)

Mattia Sartori, uno degli ex leader delle Sardine, ora consigliere comunale Pd a Bologna, è stato contestato alla manifestazione pro-Palestina di venerdì scorso. Nel video diffuso su social cambiarerotta_bologna e osa. (La Stampa)

Alla manifestazione c’era anche il consigliere comunale del Pd Mattia Santori, contro cui gli studenti hanno indirizzato dei cori. (Liberoquotidiano.it)

Erano presenti i collettivi delle scuole e c’erano ‘Cambiare rotta’ e ‘Osa’. In piazza San Francesco, alla partenza, c’erano circa 200 persone, alcune assolutamente pacifiche con i garofani rossi da dare alla polizia. (il Resto del Carlino)

Il fu leader del movimento che contrastò la Lega in Emilia Romagna ora è un consigliere del Pd. E quando è sceso in piazza a Bologna con gli studenti: «Qui non sei gradito» Mattia Santori (Pd) alla manifestazione pro Palestina a Bologna, dove è stato contestato dai giovani presenti al corteo (Corriere della Sera)

«Non accettiamo lezioni, in particolare da una destra di governo che quotidianamente utilizza le istituzioni democratiche per tornaconti di partito e per promuovere una chiara e mirata strategia della tensione». (Corriere)