“Non trascuriamo la violenza economica, si contrasta con l’autonomia delle donne”
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Il 25 novembre, Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, ci impone di riflettere su una realtà drammatica, in cui troppe donne, in Italia e nel mondo, continuano a subire ogni forma di violenza. Tra queste, la violenza economica merita una riflessione particolare. Si tratta di una forma subdola di oppressione, che priva le donne di autonomia e le costringe a una condizione di dipendenza, limitando la loro libertà e i loro diritti. (Estense.com)
Ne parlano anche altri media
Nel 2024 nel nostro Paese ci sono stati 104 Femminicidi Lesbicidi Transcidi (dati dell’8 novembre). Nei successivi tre il numero è stato raggiunto dal 57,4% in più di donne rispetto all’anno precedente (15.109). (Valori.it)
L’incontro ha voluto riaffermare anche quest’anno il forte impegno di tutta la comunità del ministero a favore della sensibilizzazione sul tema cruciale della violenza economica, una realtà silenziosa ma devastante che interroga profondamente il nostro tempo. (MEF)
In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne che cade oggi, lunedì 25 novembre, la Cassa di Risparmio di Ravenna aderisce attivamente alla campagna di comunicazione promossa dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI), attraverso la diffusione della serie di podcast “Parole di Inclusione”. (ravennanotizie.it)
L’istituzione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne che si celebra il 25 novembre è riuscita a convogliare l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica su questo tema. (Banca Etica)
Nina parla dell'inferno che alcune donne sono costrette a subire: una violenza economica che molto spesso si intreccia con la violenza fisica. Storie di donne costrette a subire come Linda ma che è riuscita a scampare alla morte grazie al figlio o Simona costretta a subire minacce e violenze dalla persone che abitava con lei. (LE IENE)
“La cultura è l’antidoto contro ogni forma di violenza – ha affermato il rettore dell’Umg di Catanzaro, prof. Giovanni Cuda – e l’Università Magna Graecia contribuisce alla rivoluzione culturale necessaria per cambiare l’attuale situazione. (Corriere di Lamezia)