L’auto europea ha la batteria scarica
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Per tutto il settore dell’automobile europea si è accesa la spia rossa. In Italia, la situazione è tra le più preoccupanti. Dopo mesi di incontri e di dichiarazioni mediatiche rassicuranti da parte di palazzo Chigi, ora i sindacati dei metalmeccanici rilanciano l’allarme, chiedendo un impegno politico da parte di un governo che continua a balbettare di fronte a processi di livello globale e a trasformazioni irreversibili. (terzogiornale)
Se ne è parlato anche su altri giornali
L’attacco di Pellegrini è arrivato su LinkedIn (qui). Ed è la replica a un articolo in cui rispondevamo a un lettore che ci chiedeva un commento a un editoriale pubblicato dal direttore di Quattroruote. (Vaielettrico.it)
Lo studio esplora l'adozione dei veicoli elettrici nel Regno Unito e le barriere che ancora ostacolano una transizione su larga scala verso veicoli a zero emissioni. (Tom's Hardware Italia)
I grandi marchi dell'automotive ridimensionano gli obiettivi, nella maggior parte dei paesi mancano le infrastrutture di ricarica e i costi dell'elettrico sono ancora molto alti. L'obiettivo dell'Unione europea è l'uscita dal motore a scoppio entro il 2035, ma le recenti notizie parlano di una strada in salita. (Sky Tg24 )
Solo questa settimana due importanti case automobilistiche europee, la tedesca Volkswagen e la svedese (ma controllata da un gruppo cinese) Volvo, hanno ridimensionato gli obiettivi sulla mobilità elettrica: Volkswagen ha investito molto in queste tecnologie ma non sta avendo un riscontro soddisfacente di vendite, e Volvo ha fatto sapere che continuerà a offrire anche modelli ibridi nel 2030. (Start Magazine)
Stellantis registra un -4,8% sul mese di luglio e un -43,15% negli ultimi sei mesi. Volkswagen a luglio ha fatto segnare -3,1% ed un -23,12% da Marzo. (L'Adige di Verona)
In questo momento, in effetti, molti consumatori non sembrano pronti a passare direttamente ai veicoli completamente elettrici. (ClubAlfa.it)