COVID: una TERZA Dose di VACCINO potrebbe FUNZIONARE meglio contro le VARIANTI del VIRUS. Lo conferma uno STUDIO

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Lo conferma uno STUDIO. Terza dose probabile in Inverno.

Alcuni esperti sono convinti dell'efficacia. E’ da diverse settimane, o forse anche mesi, che molti esperti di tutto il mondo stanno valutando la possibilità di effettuare una.

A far chiarezza però è lo studio USA del National Institute of Health, che a breve sperimenterà la somministrazione della terza dose ad un gruppo di 150 persone, comprendendo uomini e donne

Quest’ultima, secondo alcuni, potrebbe essere davvero indispensabile e può addirittura ostacolare la diffusione delle numerose varianti. (iLMeteo.it)

Ne parlano anche altri media

I familiari del cantante ci tengono però a «smentire categoricamente quanto alcuni disinformati scrivono sui social: Michele non è stato in nessun modo vaccinato contro il Covid. (La Stampa)

Il 7 e l’8 giugno potranno prenotare il proprio appuntamento per il vaccino i ragazzi che hanno dai 12 ai 19 anni (i nati dal 2009 al 2002). Bologna, 7 giugno 2021 – Lavoratori e operatori del comparto turistico e ragazzi da 12 ai 19 anni possono, da oggi, prendere appuntamento per fare il vaccino. (il Resto del Carlino)

Da oggi partono anche le vaccinazioni in hub aziendali o privati, riservati a dipendenti, fornitori, familiari di primo grado e conviventi. Senza uno dei due requisiti, lo studente non potrà vaccinarsi in Toscana" (Arezzo Notizie)

Ieri, sabato 5 giugno, sono state somministrate circa 4mila dosi, tra cui 400 di Janssen: dal primo giugno oltre 2.500 persone sono state immunizzate con il vaccino monodose Oggi, domenica 6 giugno, con circa 3.500 vaccinazioni complessive si sono concluse nella Asl di Brindisi le sessioni dedicate ai ragazzi delle superiori. (BrindisiReport)

La protezione indotta dai vaccini anti Covid-19 è «protratta nel tempo», anche se al momento non è possibile quantificare questa durata. Il nuovo rapporto, riferito a circa 14 milioni di persone vaccinate con almeno una dose, arriva ad una valutazione a oltre 130 giorni dalla somministrazione della prima dose. (Gazzetta del Sud)

In questo caso il dipendente ha il dovere di sottoporsi a questa misura preventiva salvo che sussista un giustificato motivo in senso contrario (gravidanza, particolari condizioni fisiche, etc. (Notizie.it )