Turetta, l'arringa dell'avvocato: «Difendo un ragazzo che ha ucciso, il mio compito non facile. Io sono il colibrì, voi il leone»

Parola alla difesa nell’udienza, davanti alla corte d’Assise di Venezia, del processo che vede alla sbarra Filippo Turetta accusato di omicidio volontario aggravato, sequestro di persona e occultamento di cadavere dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Vicino ai suoi difensori, Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, siede l’imputato che ieri, lunedì 25 novembre, ha ascoltato quasi impassibile, sempre con la testa bassa, la requisitoria del pm Andrea Petroni che ha chiesto la condanna all’ergastolo e gli interventi delle parti civili. (leggo.it)

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«Porterò una goccia d’acqua di legalità, voglio portarla fino alle sue estreme conseguenze». Nell’arringa, dice rivolgendosi ai giudici togati e popolari, spiega: «Io sono il colibrì, voi siete il leone, non abbandonate la foresta in fiamme. (ilmessaggero.it)

In una lista redatta il 31 luglio, Giulia Cecchettin descriveva tutti i comportamenti inquietanti di Filippo Turetta e i motivi per cui voleva lasciarlo. (Fanpage.it)

La sentenza a carico di Filippo Turetta dovrà basarsi sul principio di legalità, non influenzata dalla reazione immediata del “crucifige” per l’uccisione di una ragazza straordinaria come Giulia Cecchettin. (ilgazzettino.it)

Femminicidio Giulia Cecchettin, gli avvocati di Turetta: “L’ergastolo è degradante, non rieduca"

"Difficile difendere un reo confesso per un delitto efferato, che ha fatto seguire altri reati - ha proseguito - Un giovane che priva la vita di una giovane ragazza, privandola di ricordi, speranze, progetti, si privano i congiunti di lei delle prospettive di una vita radiosa". (l'Adige)

L'accusa ritiene che le aggravanti ci siano tutte, anche quella dello stalking, «con le sue richieste ossessive di stare sempre seduti vicino, di non uscire con tizio o caio, le sfuriate quando Giulia non rispondeva al telefono». (il Giornale)

Dopo la richiesta dell'ergastolo, oggi in aula è il turno della difesa di Filippo Turetta, reo confesso della morte della ex fidanzata Giulia Cecchettin, uccisa l'11 novembre 2023. Non sono presenti in aula Gino Cecchettin, papà di Giulia, e la nonna della vittima Carla Gatto. (la Repubblica)