Corteo pro Pal a Roma, petardi e bengala contro la polizia. Ma questa volta i palestinesi fermano i black bloc
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Petardi e bengala contro i blindati della polizia schierati davanti alla Fao. Vetrine di un supemercato Carrefour in via Labicana prese a calci, altre - come quelle di Unicredit i viale Aventino - imbrattate con vernice spray. Come i muri in via Celio Vibenna, di fronte al Colosseo, con slogan pro Pal e bandiere palestinesi... Nessun ferito, nessun contatto con le forze dell’ordine, ma qualche momento di tensione sabato pomeriggio alla manifestazione nazionale dei movimenti palestinesi, alla quale hanno preso parte anche collettivi studenteschi, sindacati, e gruppi anarchici (Corriere Roma)
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Ieri pomeriggio, sabato 30 Novembre, un imponente e composto corteo nazionale in solidarietà con il popolo palestinese, contro il genocidio, l’occupazione, la pulizia etnica e l’apartheid ha sfilato per le vie di Roma, dalla multietnica Piazza Vittorio fino a Piazzale dei Partigiani, a Porta San Paolo dove sorge imponente la Piramide Cestia. (PRESSENZA – International News Agency)
Almeno venticinquemila persone (diecimila per la Questura, 30mila per alcuni giornali) sono scese in piazza a Roma provenienti da molte città italiane per riaffermare con forza lo stop al genocidio dei palestinesi, la denuncia del ruolo guerrafondaio di Israele non solo in Medio Oriente e l’urgenza di mettere fine ad ogni complicità del governo e delle istituzioni israeliani con la macchina di guerra e propaganda israeliana. (Contropiano)
Circa 2mila manifestanti hanno partecipato al corteo di Milano in sostegno della Palestina , partito da piazzale Loreto e concluso all’anfiteatro Martesana. In particolare, contro Salvini, Crosetto e la stessa presidente del Consiglio. (Il Fatto Quotidiano)
Una protesta che è partita da piazza Vittorio Emanuele e ha poi raggiunto piazzale Ostiense. Un corteo unitario pro Palestina di almeno diecimila persone, 30 mila per gli organizzatori: a Roma ieri c’erano movimenti, organizzazioni studentesche, sigle sindacali contro il genocidio e il massacro in Libano. (Il Fatto Quotidiano)
Ma la manifestazione ha indirizzato la sua accusa più dura verso il Premier israeliano Netanyahu, rappresentato dietro le sbarre. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è stata rappresentata con il volto coperto da schizzi di sangue, mentre la ministra dell'Istruzione, Anna Maria Bernini, è stata raffigurata come un asino. (Repubblica Roma)
Un clima sempre più teso, caratterizzato dalla commistione tra sostenitori della causa palestinese e frange anarchiche. Cortei dichiarati pacifisti si trasformano in occasioni di scontro, con lancio di fumogeni e petardi, mettendo a rischio non solo gli agenti della Polizia di Stato, ma anche la sicurezza dei cittadini. (Notizie Geopolitiche)