Israele, news guerra: raid su Beirut, raffiche razzi da Libano

Raid israeliani hanno colpito stamani la periferia sud della capitale libanese Beirut, storica roccaforte di Hezbollah. A riferirlo è l'agenzia libanese Nna che parla di una serie di raid contro varie zone, in particolare quelle di Haret-Hreik e Hadath. Secondo altri media libanesi le operazioni sono scattate poco prima delle 6 ora locale. La notizia giunge dopo che nelle scorse ore dalle forze israeliane (Idf) era arrivata una nuova sollecitazione, un "avvertimento urgente", ai civili che vivono nella periferia sud di Beirut, in particolare a coloro che abitano in edifici indicati dai militari a Haret-Hreik e Hadath. (Adnkronos)

Su altri media

Blinken martedì in Israele. E una fonte israeliana ai media conferma: “L’Iran voleva uccidere il premier”. (la Repubblica)

L'agenzia di stampa nazionale ufficiale del Libano (Nna) ha segnalato 11 attacchi questa sera sui sobborghi meridionali di Beirut, molti dei quali hanno preso di mira le filiali di Al-Qard Al-Hassan, gruppo finanziario legato a Hezbollah (Corriere della Sera)

Leggi tutta la notizia Quattro persone sono state uccise in un attacco israeliano contro una città del Libano orientale, compreso il sindaco di un villaggio vicino. (Virgilio)

La guerra in Medio oriente, il ministro israeliano Gallant: "Hezbollah sta crollando, i prigionieri hanno paura"

La carta inedita a colori della settimana è dedicata al Libano in guerra. È un'anticipazione dal nuovo numero di Limes intitolato “La notte di Israele”, in edicola e libreria da giovedì 24 ottobre e disponibile qualche giorno prima sul nostro sito. (Limes)

Una fonte della sicurezza libanese ha affermato che gli attacchi israeliani di domenica sono caduti vicino all'aeroporto di Beirut, l'unico scalo del Paese, mentre le riprese video dell'Afp mostravano grandi colonne di fumo che si alzavano vicino alla struttura. (Tuttosport)

Capiscono che c'è qualcosa che non sanno come affrontare. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Galant ha visitato il confine settentrionale e ha fatto un bilancio della situazione: «Abbiamo prigionieri, che ci dicono cosa sta succedendo e che hanno una grande paura . (Gazzetta del Sud)