SENZA DIRITTI NON CHIAMATELO GIOCO.... E NEPPURE SPORT

Siamo certi che il mondo dell'informazione e i giornalisti di tutto il mondo sapranno raccontare ciò che avviene anche al di fuori dei rettangoli di gioco: non c’è civiltà senza diritti. Così come i protagonisti in campo sapranno esprimere valori di rispetto e di libertà per i diritti e la parità di genere: il calcio fa parte della vita, non è separato da essa. (SettimanaSport)

Su altri media

Al via domani la competizione mondiale in Qatar, al centro di polemiche e riflessioni. (Tutto Napoli)

Una visione della skyline di Doha, la capitale del Qatar. (La Stampa)

Non guarderò i mondiali in Qatar: per rispetto dei migranti morti e sfruttati per costruire cattedrali nel nulla (vedi: inchiesta del Guardian e denunce di Amnesty International). (Corriere del Ticino)

Al via domani la competizione mondiale in Qatar, al centro di polemiche e riflessioni. (TUTTO mercato WEB)

Siamo ormai vicini all’inizio del mondiale FIFA in Qatar che, sotto molti punti vista, appare come un qualcosa di unico e di diverso rispetto alle precedenti edizioni della Coppa del Mondo di calcio. Come per ogni grande evento sportivo, come già spiegato da L’Indipendente nel Monthly Report del giugno scorso, diventa difficile separare in maniera netta la componente sportiva da quella politica. (L'INDIPENDENTE)

Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia: "Servono criteri diversi e più stringenti per l’assegnazione di grandi aventi sportivi per quanto riguarda il rispetto dei diritti" (LAPRESSE)