Caccia, la "minaccia" di Berlato. L'eurodeputato alza i toni contro Regione e Governo: «Ci hanno rotto»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Due anni fa non aveva esitato a salire su una vera da pozzo, per farsi sentire meglio al megafono. In queste ore il grido non spicca per volume ma per tono, tutt'altro che istituzionale, trattandosi della voce di un parlamentare europeo: «Sapete cosa vi dico? Vi dico che adesso ci hanno veramente rotto i c...», afferma testualmente (ma i puntini sono pietosamente nostri) Sergio Berlato, nel video postato sui suoi canali per promuovere la manifestazione di protesta organizzata per domani in laguna da cinque realtà venatorie, a cominciare dalla sua Associazione per la cultura rurale, «per difendere i diritti di tutti i cacciatori del Veneto», che nella stagione 2024/2025 sono 32.964 secondo la banca-dati dei tesserini consegnati. (ilgazzettino.it)
Se ne è parlato anche su altri media
In sostanza ha riconosciuto che la Regione abbia adeguatamente motivato le proprie scelte fornendo motivazioni dettagliate e basate su studi scientifici per discostarsi, in alcuni punti, dalle indicazioni di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). (BigHunter)
Ribadisce quanto aveva già stabilito un paio di settimane fa: accogliendo il ricorso di Lipu, Enpa, Wwf, Lndc, Lav ed Ets il Tar della Campania (ordinanza 1853/2024) ha deciso che nel territorio di competenza la caccia al colombaccio resterà sospesa fino al 1° novembre; approvando il calendario venatorio la giunta regionale non ha presentato una motivazione adeguata a sostegno dell’avvio anticipato, in contraddizione con quanto indicato dal Comitato tecnico faunistico-venatorio nazionale. (Caccia Magazine)
Dalla lettura dell’Ordinanza emergono, infatti, colpe e responsabilità gravissime della Regione e di chi ha materialmente lavorato al calendario venatorio 2024/25. In buona sostanza, la caccia, in Campania, è ostaggio di persone incompetenti e incapaci. (Agenda Politica)
Il Tar ha inoltre confermato la sospensione della caccia nei siti Natura 2000 (che sarebbe dovuta iniziare il 2 ottobre) esterni ai parchi naturali regionali, nello specifico: Z. (BigHunter)
Foto di repertorio La manifestazione, indetta per difendere i diritti dei cacciatori del Veneto, inizierà con l’ammassamento dei partecipanti alle ore 9:00 a Piazzale Roma, per poi spostarsi alle ore 10:00 nei pressi della sede del Consiglio regionale, nel piazzale della Basilica della Madonna della Salute. (BigHunter)
nelle seguenti “aree Natura 2000”: anziché dal 15 settembre 2024) ed alla caccia, in assenza di adeguata pianificazione, (Federcaccia)