Nel 2040 ci saranno 3,1 milioni di lavoratori in meno: welfare e pensioni, chi manterrà gli over 80?

Partiamo dai dati Istat che ci forniscono l’osservatorio più puntuale di quello che sta accadendo in termini sociali e demografici nel nostro Paese. Lo facciamo considerando le proiezioni sugli over 80 residenti in Italia da qui ai prossimi anni. Analizziamo quella soglia anagrafica perché realisticamente è quella che vira verso il fine vita, spesso ha bisogno di supporto se non è tracimata in condizioni non auto-sufficienza. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Il Corriere economia ha recuperato uno studio di Adapt sull’impatto tra l’inverno demografico e il mercato del lavoro nel quale viene dimostrato per l’ennesima volta che l’insostenibilità del sistema pensionistico è determinata non solo dall’incidenza della spesa sul Pil, ma da ben altri fattori strutturali difficilmente modificabili. (FIRSTonline)

La proiezione riguarda la provincia di Padova, ma i dati non sono molto diversi da… Fra dieci anni il rapporto sarà in sostanziale parità. (Il Mattino di Padova)

Nello specifico, il rapporto evidenzia che se il tasso di occupazione restasse costante, già nel 2030 il numero di occupati in Italia subirebbe un calo del 3,2%, contro lo 0,6% in Europa. Ne emerge che lo scenario occupazionale entro il 2050 subirà in modo consistente l’effetto dell’andamento demografico. (Industria Italiana)

Il numero di occupati in Italia subirebbe un calo del 3,2% contro lo 0,6% in Europa."Questo - spiega il presidente di Adapt, Francesco Seghezzi - significa che tra meno di sei anni avremo 730mila lavoratori in meno, anche se la percentuale di persone occupate rispetto alla popolazione occupabile restasse invariata. (Tiscali Notizie)

La crisi demografica si abbatterà come uno tsunami sul mercato del lavoro provocando una grave carenza di lavoratori. In Italia sarà superiore a quella registrata negli altri Paesi europei. A dirlo uno studio realizzato da Adapt (l’associazione senza fini di lucro fondata da Marco Biagi nel 2000 per favorire gli studi nel campo del diritto del lavoro e delle relazioni industriali) che ha condotto un'analisi sui dati Istat per l'Italia e sui dati Eurostat per il contesto europeo. (Avvenire)

Fra dieci anni il rapporto sarà in sostanziale parità. E fra venti, nel 2044, a 100 lavoratori corrisponderanno 119 “non attivi”. (ilgazzettino.it)