Stasera a Striscia: «Vuoi vedere che non torni a casa in macchina?». Violenza inaudita a Corvetto (periferia sud di Milano) nel corteo in ricordo di Ramy Elgaml

«Vuoi vedere che ti spacco la macchina ora? Vuoi vedere che non torni a casa in macchina?». Questa è la minaccia rivolta a una donna da un ragazzo in zona Corvetto (periferia sud di Milano) la notte del 24 novembre durante il corteo in ricordo di Ramy Elgaml, il 19enne morto poche ore prima proprio in quella zona perché caduto da uno scooter dopo un inseguimento dei carabinieri. La donna chiedeva solo di passare per andare a casa sua, quando è stata accerchiata da una baby gang e minacciata. (Striscia la notizia)

La notizia riportata su altre testate

disponibilità immediata; completano il profilo precisione, buona manualità e velocità. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Dei ragazzi questa notte hanno dato alle fiamme l'automobile di una signora 60enne residente in via Cesare da Sesto. L'incendio, divampato verso le due di notte, ha coinvolto anche le due vetture posteggiate nei parcheggi limitrofi. (Il Giornale d'Italia)

Serata di forti tensioni al Corvetto, periferia di Milano, dove decine di giovani sono tornati a protestare per la morte di Ramy Elgaml, il 19enne deceduto nella notte tra sabato e domenica durante un inseguimento dei Carabinieri. (La Gazzetta dello Sport)

Morte di Ramy, l'amico: "Dinamica chiara, ci batteremo fino a quando la verità non verrà fuori"

Anche il carabiniere che guidava l’auto di servizio, usata per inseguire Ramy Elgaml, è indagato per omicidio stradale in concorso. L’iscrizione, fanno sapere dalla Procura di Milano, è stata fatta a titolo di garanzia e serve a permettere tutti gli accertamenti necessari. (Il Fatto Quotidiano)

Il trentenne, alla guida del Suv intestato a una società, aveva una patente di guida rilasciata dalle autorità bulgare non conforme alla normativa europea: abita nella zona in cui è avvenuto l'incidente, è regolare e incensurato. (IL GIORNO)

"È un grande dispiacere sapere che non c'è più. Le dinamiche sono chiare, non ci resta che fare luce sul fatto e batterci fino a quando la verità non verrà fuori". A dirlo è un amico di Ramy Elgaml, il 19enne di origini egiziane morto a Milano nella notte tra sabato e domenica cadendo dal motorino sul quale viaggiava come passeggero - il ragazzo alla guida non si era fermato a un posto di blocco dei carabinieri. (La Stampa)