Vittime a Gaza: "Quasi il 70% sono donne e bambini", dice l'Onu

Vittime a Gaza: Quasi il 70% sono donne e bambini, dice l'Onu
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ESTERI

Secondo un recente rapporto dell'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Unhcr), quasi il 70% delle morti accertate a Gaza riguarda donne e bambini. Il documento, che ha verificato l'identità di 8.119 palestinesi degli oltre 34.500 che sarebbero stati uccisi durante i primi sei mesi di guerra scatenata da Israele nella Striscia di Gaza, evidenzia come la maggior parte delle vittime siano minori, con un'età compresa tra i 5 e i 9 anni.

La Relatrice Speciale dell'ONU per i Territori Occupati Palestinesi, Francesca Albanese, ha presentato un rapporto ufficiale in cui si dettaglia come l'azione israeliana a Gaza sia da considerare, alla luce del diritto internazionale, un genocidio. Il rapporto, intitolato "Il genocidio come cancellazione coloniale", accusa i governi occidentali di aver garantito a Israele un'impunità che gli ha permesso di diventare un violatore seriale del diritto internazionale.

Nel nord di Gaza, la situazione è particolarmente critica: la carestia è vicina e le condizioni di vita peggiorano di giorno in giorno. Il dottor Hussam Abu Safiya, con la voce rotta dall'emozione e dalla stanchezza, racconta di aver perso suo figlio Ibrahim, uno dei tanti corpi senza vita portati all'ospedale dopo un bombardamento israeliano. "È un dolore immenso – dice – quello che prova ogni padre davanti al figlio morto. In questa situazione, mia moglie ed io abbiamo dovuto contenere la pena che provavamo, abbiamo pregato per Ibrahim, poi l'abbiamo seppellito a poca distanza dall'ospedale."

Il rapporto dell'ONU fotografa una mattanza, mentre Tel Aviv annuncia che i palestinesi non potranno tornare nel nord della Striscia.