Georgia, l’ex presidente Saakashvili: “Solo il popolo in piazza può salvare il Paese dalla dittatura filorussa”

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la Repubblica ESTERI

TBILISI — Nel 2003 fu l’eroe della pacifica “Rivoluzione delle Rose”. Rovesciò Eduard Shevardnadze chiedendo democrazia e riforme per il Paese e incarnò il desiderio di emancipazione di alcune ex Repubbliche sovietiche sfociato nelle cosiddette “rivolte colorate” contro il Cremlino. Oggi Mikheil Saakashvili, 56 anni, presidente dal 2004 al 2013, è l’uomo più amato e più odiato di Georgia. Per alc… (la Repubblica)

Su altre fonti

E per troppo tempo abbiamo trascurato i nostri vicini che hanno aspirazioni europee. La Russia ha designato l’Europa come suo nemico. (Corriere della Sera)

Un parziale riconteggio dei voti espressi nelle contestate elezioni parlamentari dello scorso fine settimana in Georgia ha confermato la vittoria del partito al potere: lo ha dichiarato la commissione elettorale all'AFP, mentre l'opposizione ha denunciato un voto "rubato". (Tiscali Notizie)

Il riconteggio di circa il 12% dei seggi elettorali e del 14% delle schede elettorali "non ha portato ad alcuna modifica significativa dei risultati ufficiali precedentemente annunciati", ha dichiarato l'organismo. (Sky Tg24 )

Tornando alla visita di Orbán in Georgia

Quella dell’8 novembre prossimo non è una data come un’altra: quel giorno, infatti, si svolgerà il vertice Ue dove sarà anche discusso il Piano Draghi sulla competitività. (il manifesto)

Nonostante la prigionia, resta la forza trainante del Movimento Nazionale Unito (Unm), una delle quattro forze d&… Lo ha scritto, nella sua prima intervista dopo il voto in Georgia, rilasciata a Repubblica, l’ex presidente georgiano Mikheil Saakashvili, rinchiuso in carcere dal 2021. (L'HuffPost)

Il partito si presenta come l’unico in grado di evitare che la Georgia subisca lo stesso destino dell’Ucraina, che sta combattendo l’invasione russa dal febbraio 2022. In quanto potenza storica della regione, la Russia ha basi militari in due regioni separatiste georgiane di cui ha riconosciuto l’indipendenza: l’Abkhazia e l’Ossezia del Sud. (RSI.ch Informazione)