Anybody But China. Zelensky riparte dall'abc per convincere Trump a non mollare l'Ucraina (di L. Santucci)

Volodymyr Zelensky riparte dall'Abc, ovvero da “Anybody But China”. È una delle clausole inserite dagli ucraini per rendere il piano della vittoria digeribile anche a Donald Trump, prima che la sua fretta di chiudere il conflitto partorisca una soluzione più gradita alla Russia. Sono clausole basate sui consigli ricevuti da europei e americani – anche repubblic… (L'HuffPost)

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L’arrivo, anzi il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, prima ancora di materializzarsi con qualche dichiarazione importante o qualche nomina, per non parlare dell’insediamento lontano più di due mesi, ha riportato quasi d’imperio sulla scena un’idea che per quasi tre anni è stata respinta con indignazione dall’intero Occidente: ovvero, che l’invasione russa dell’Ucraina e la guerra che essa ha generato possano concludersi con un negoziato che non passi per una sconfitta della Russia (L'Eco di Bergamo)

Se da una parte Donald Trump vuole tagliare gli aiuti a Keiv, solo ieri il suo braccio destro alla guida mediatics del movimento Make America Great Again (Maga) Steve Bannon ha detto "Vogliamo tagliare al 100% i fondi per l'Ucraina alla Camera'', aggiungendo che d’ora in poi toccherà all'Europa pagare per la guerra, dall'altra il Financial Times sostiene che al neo presidente in realtà interessano due punti del piano della vittoria di Zelensky, cosa che potrebbe cambiare i piani Maga. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

A meno di 300 chilometri dall’enclave russa di Kalinigrad, a Redzikowo, Polonia, ieri è stata inaugurata una nuova base militare Nato che diventerà operativa il prossimo 15 dicembre. (Il Fatto Quotidiano)

Ucraina, ecco perché la vittoria di Trump «potrebbe non essere un disastro»: affari, petrolio e la Cina. I tre punti chiave

Si dice che la fretta è cattiva consigliera. Huffpost ha intervistato Vittorio Emanuele Parsi, professore ordinario di Relazioni internazionali alla Cattolica di Milano… (L'HuffPost)

Di fatto, Podolyak spera che il «processo decisionale in stile aziendale» del presidente USA possa semplificare gli aiuti militari e migliorare l'efficienza operativa, superando i ritardi burocratici che durante il mandato di Joe Biden hanno ostacolato gli sforzi di difesa ucraini: «I Paesi democratici e le burocrazie europee tendono a passare molto tempo a discutere le decisioni necessarie o a implementarle solo parzialmente, lasciando i problemi alla prossima generazione politica. (Corriere del Ticino)

Queste proposte, confezionate su consiglio di alleati europei ma anche esponenti repubblicani con l’intento preciso di poter essere appetibili per il tycoon, sono state presentate dal leader ucraino Volodymyr Zelensky a Trump durante il loro incontro a New York lo scorso settembre. (ilmessaggero.it)