Dimezzata la giacenza di olio extravergine di oliva italiano in due mesi: restano 33 mila tonnellate

La situazione delle giacenze di olio extravergine di oliva italiano al 30 settembre 2024 è pari a quella al 30 settembre 2023: sono 33 mila oggi ed erano 30 mila un anno fa. Nonostante l’annata di carica per l’Italia, l’olio nazionale è stato venduto tutto a prezzi molto elevati, anche complice la scarsità produttiva nel bacino del Mediterraneo e l’allineamento delle quotazioni all’ingrosso fra i vari Paesi produttori. (Teatro Naturale)

Ne parlano anche altri media

La Sicilia si appresta a registrare una produzione d’olio d’oliva ai minimi storici a causa della persistente siccità che ha colpito l’isola. Le stime preliminari indicano una produzione non superiore alle 20-25.000 tonnellate, circa la metà di una stagione normale, con una conseguente impennata dei prezzi, in particolare per gli oli DOP. (Diretta Sicilia)

La stima dei 3,1 milioni di tonnellate collocherebbe i volumi della campagna 2024/25 in linea con la media delle sei campagne precedenti, che tuttavia risentono della scarsità delle ultime due. In recupero tutti i principali paesi competitor, Spagna in testa, ad eccezione dell’Italia. (Agricultura.it)

Si avvicina il dato previsionale di produzione di olio di oliva in Italia. Molte imprese del comparto oleario affinano le nuove strategie commerciali del dopo raccolta, alla luce dei cambiamenti che hanno caratterizzato questo mercato nell’ultimo biennio: crisi idrica, scarsità di prodotto, aumento dei prezzi oltre i massimi storici. (Food)

Nelle Marche una campagna olearia da sogno: "Mai così tante olive!"

È questa la situazione a Penne e nell’area vestina secondo i dati forniti da Coldiretti Penne. Meno olive e olio più costoso di circa il 20%. (Il Centro)

Secondo l'ultimo rapporto dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, le regioni del Centro potrebbero con questa raccolta, che, in alcune aree della Toscana, in particolare in Maremma e sulla costa livornese, è già iniziata, segnare rispetto al 2023 un recupero del 70% della produzione. (LA NAZIONE)

Dal nord al sud della regione è un giudizio unanime quello che giunge da olivicoltori e frantoiani che sono già pienamente operativi e che hanno avuto modo di apprezzare, con grande soddisfazione, i risultati del proprio lavoro. (Olivo News)