La Russia attaccherà l'Europa? E dove? I possibili scenari, dal corridoio baltico a Moldavia e fattore Bielorussia

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La Russia attaccherà l'Europa? E dove? Sono diversi i potenziali punti critici al confine con l'Europa se la Mosca dovesse spingersi oltre l'Ucraina nelle sue azioni militari: lo scenario viene analizzato dal settimanale americano Newsweek, che propone delle mappe in cui segnala i possibili nuovi fronti, nel caso nei prossimi anni si arrivasse ad uno scontro diretto tra la Nato a Mosca. Newsweek ricorda che già a giugno il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius aveva sollevato questa prospettiva, affermando in un'intervista che Putin «potrebbe persino attaccare un Paese della Nato». (ilmessaggero.it)

Su altri giornali

Con Kiev che nei giorni scorsi ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai sotto lo zero - c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari. (Sky Tg24 )

Parallelamente, l’espansione della Nato verso Est e la resistenza dei Paesi baltici, insieme ai nuovi membri come la Finlandia, stanno ridisegnando una mappa geopolitica in continua evoluzione. La prospettiva di una possibile invasione russa in Europa, seppur remota, sta facendo emergere nuovi interrogativi e preoccupazioni tra i leader europei e la Nato. (Tiscali Notizie)

Dal Baltico al Caucaso: i possibili fronti di una guerra della Russia all'Europa

Uno dei primi a pensarci è stato il ministro della Difesa tedesco Pistorius, che sostiene che bisogna essere pronti per la guerra entro il 2029. Le motivazioni di Putin partono dall'espansione lenta ma inesorabile della Nato, giudicate in chiave antirussa. (La Stampa)

"Dobbiamo passare a una mentalità di guerra", ha avvertito il segretario della Nato Mark Rutte, sottolineando che "il pericolo viene verso di noi velocemente, quello che è successo in Ucraina può accadere qui”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)