Donald Trump, come cambierà l’economia
Questo articolo è stato curato da Giacomo Rossi dello Starting Finance club dell’Università Liuc di Castellanza __________________________ Introduzione Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti generano sempre molta attenzione, e ora, con la rielezione di Donald Trump potrebbero esserci ripercussioni significative sull’economia mondiale. Trump, già presidente dal 2017 al 2021, ha attuato politiche economiche fortemente improntate sul protezionismo e sulla riduzione fiscale. (varesenews.it)
La notizia riportata su altre testate
Con la recente vittoria di Donald Trump alla presidenza dell’America un ampio dibattito si è riacceso su quanto e su come questa vittoria influenzerà non solo l’economia americana ma anche quella globale. (Finance CuE)
Se guardiamo alle dichiarazioni della campagna elettorale sembrerebbe di si ma stiamo appunto parlando di annunci elettorali e sappiamo bene che poi si possono tradurre nei fatti in qualcosa di differente. (HDmotori)
Gli analisti mettono in guardia dai tagli dei tassi della Banca centrale europea, dalla debolezza dell'euro e dal rischio di recessio… L'applicazione dei dazi da parte di Donald Trump costerebbe all'Europa conseguenze più importanti al crescere della dipendenza degli Stati membri dall'export verso gli Usa. (La Stampa)
Ma se Tesla ha fatto un balzo del 42% in appena cinque giorni, le azioni delle case automobilistiche tedesche sono crollate. Il motivo è che il tycoon americano potrebbe applicare dazi alle auto europee esportate negli Stati Uniti, un mercato fondamentale per molti produttori. (ClubAlfa.it)
Nei primi sei mesi del 2024, l’Italia ha esportato verso gli USA beni per un valore di circa 39 miliardi di euro, segnando una crescita del 3,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante i risultati positivi, le imprese italiane si trovano a fare i conti con il rischio di nuovi dazi, una minaccia sollevata dalle recenti dichiarazioni della Casa Bianca, che potrebbe mettere in difficoltà settori vitali dell’export, soprattutto nelle regioni più produttive come Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana. (Economy Magazine)
Sta di fatto che dazi del 10% su tutte le importazioni non sarebbero un disastro per la Svizzera e per l’Europa. A mio parere vi è più di un motivo per dubitarne. (Corriere del Ticino)