Piazza Fontana, La Russa: impronta neofascista, ferita indelebile
Roma, 12 dic. – “A 55 anni dalla strage di Piazza Fontana a Milano, ricordiamo le 17 vittime e le decine di feriti di una strage, il cui percorso giudiziario ha evidenziato l’impronta neofascista. Fu un atto terribile, che lasciò una ferita indelebile in un periodo buio e di forte tensione per la nostra Nazione, superato solo grazie al senso di coesione e alla volontà di ricerca della verità. Coltiviamo la memoria, ricordando e tramandando ai giovani che la pace è il frutto di un impegno costante per la giustizia e la libertà, affinché comprendano l’importanza e il valore della democrazia e delle Istituzioni”. (Agenzia askanews)
Ne parlano anche altri giornali
Il 12 dicembre 1969 una bomba deflagra all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana a Milano. È l’inizio della cosiddetta strategia della tensione. (OGGI)
Una ferita nella vita e nella coscienza della nostra comunità, uno squarcio nella storia nazionale”. – “La strage che, 55 anni or sono, colpì Milano, a Piazza Fontana, fu espressione del tentativo eversivo di destabilizzare la nostra democrazia, imprimendo alle Istituzioni una torsione autoritaria. (Agenzia askanews)
Due stragi, una attuata e una mancata, che furono imputate a due anarchici, Giuseppe Pinelli e Pietro Valpreda. Il 12 dicembre del 1969, esattamente 55 anni fa, una bomba esplose nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura a Milano, entrando nella storia come la strage di Piazza Fontana, una strage di Stato. (Ultima Voce)
Esprimo la mia vicinanza ai familiari delle vittime. "Sono trascorsi 55 anni dall'attentato terroristico di Piazza Fontana, attribuito ad ambienti neofascisti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
di Maurizio Petrocchi «Piazza Fontana 1969-2024: una frattura storica nella democrazia italiana» (Cronache Fermane)