Ue e case green, classe D nel 2033: il piano e gli ostacoli per l'Italia

/10 Ansa L'asticella del Parlamento europeo si fa sempre più alta e arriva a toccare la classe D, passando prima per la E, in un un piano che prevede case sempre più green già tra la fine del decennio e l'inizio del prossimo. Un obiettivo ambizioso, che gli eurodeputati intendono raggiungere chiedendo però anche il sostegno di fondi comuni. Ma che resta del tutto "irrealizzabile" per l'Italia Direttiva case green, PE alza gli obbiettivi: classe D entro 2033. (Sky Tg24 )

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Gli emendamenti adottati "lasciano ampia flessibilità" ai Paesi nell'applicazione della norma. Così Ciaran Cuffe (Verdi), relatore per l'Europarlamento sulla nuova direttiva sulla performance energetica degli edifici, che sarà votata giovedì in commissione industria per approdare in plenaria a marzo e poi andare al negoziato con le altre istituzioni europee. (La Sicilia)

Case green, le previsioni Ance al 2033 Secondo la Direttiva Case green, le previsioni Ance per le riqualificazioni fino al 2033 sono di oltre 200.000 interventi.La normativa per la riqualificazione energetica degli edifici allo studio della UE, prevede infatti che entro il 2030 circa 2 milioni di edifici esistenti dovranno essere riqualificati energeticamente per raggiungere la classe energetica E entro il 1° gennaio 2030 e la classe D entro il 1° gennaio 2033. (Edilportale.com)

La direttiva europea in materia di prestazione energetica nell’edilizia, che la UE sta mettendo a punto, (pre)occupa anche le forze politiche italiane, che ne stanno discutendo in Parlamento.La- lo ricordiamo - prevede che nell’Unione europea gli edifici nuovi dovranno essere a emissioni zero entro il 2030 e glidovranno diventare a emissioni zero entro il 2050 con step intermedi per gli immobili residenziali: raggiungere lae laAlle, si aggiungononella seduta di martedì delle Commissioni Riunite Ambiente e Attività Produttive da deputati di Fratelli d’Italia, Lega, Verdi, Movimento 5 Stelle e Azione - Italia Viva. (Edilportale.com)

Con il nuovo compromesso crescono le esenzioni e il supporto finanziario. (24+)

Con la normativa europea sul clima, è diventato obbligatorio per i Paesi europei ridurre le emissioni inquinanti di almeno il 55% entro il 2030. Questo piano di efficientamento energetico prende in causa non soltanto le emissioni industriali e la mobilità tradizionale, ma anche le nostre abitazioni. (PgCasa)

Le “transizioni”, quella ecologico-green, l’energetica e quella digitale, stanno creando gravi problemi ad aziende e famiglie, per il semplice fatto che non tengono conto delle situazioni economico finanziarie di chi sia chiamato ad ottemperare e perché si pongono come accelerate incomprensibili forzature a sé stanti, prive di un articolato e graduale piano integrato d’azione. (BariSeranews)