Telegram, Durov contro le accuse "per crimini commessi da terzi"

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Italia Oggi ESTERI

Telegram non è un “paradiso anarchico”. Il fondatore del social di messaggistica criptata Telegram, Pavel Durov, nel suo primo messaggio dopo l'arresto in Francia, la sera del 24 agosto, scrive sul suo stesso canale che è "sorprendente" che qualcuno sia ritenuto responsabile per crimini commessi da altri, negando anche che la sua piattaforma di messaggistica sia un “paradiso anarchico”. Per il 39enne imprenditore russo "utilizzare le leggi dell'era pre-smartphone per accusare un amministratore delegato di crimini commessi da terzi sulla piattaforma che gestisce è un approccio fuorviante". (Italia Oggi)

Se ne è parlato anche su altre testate

Dopo l'indagine, Durov ha voluto precisare che le autorità avrebbero potuto usare la «linea diretta» messa a disposizione per contattare l'azienda, anziché optare per un arresto, che ha definito «fuorviante». (Il Dubbio)

Pavel Durov è uscito dal carcere, ma sulla sua testa pendono incriminazioni pesanti da parte della giustizia francese. Il fondatore dell'app di messaggistica (L'HuffPost)

Il messaggio politico lanciato da Pavel Durov nel suo primo commento pubblico dopo il suo arresto in Francia, è più che una carezza per Vladimir Putin. Musica per le orecchie al Cremlino. (La Stampa)

Pavel Durov ha scritto il suo primo messaggio pubblico sul suo canale Telegram dopo l'arresto avvenuto nei giorni scorsi a Parigi. Si è detto sorpreso per essere stato "accusato di crimini commessi da terzi", ovvero da coloro che usano in maniera illecita Telegram. (HWfiles)

Contro il miliardario è stata aperta anche una seconda inchiesta per «gravi violenze» commesse a Parigi contro uno dei suoi figli, nato nel 2017. È anche sotto stretto controllo giudiziario, soggetto a una cauzione di cinque milioni di euro e a presentarsi a una stazione di polizia due volte alla settimana. (Corriere del Ticino)

Il fondatore di Telegram Pavel Durov ha parlato per la prima volta da quando è stato arrestato in Francia. “Mi è stato detto che potrei essere personalmente responsabile per l’uso illegale di Telegram da parte di altre persone, perché le autorità francesi non hanno ricevuto risposte da Telegram”, “questo è sorprendente“, ha dichiarato l’imprenditore russo. (LAPRESSE)