Logistica, Domenico De Rosa (Ceo di SMET): "Dagli USA un monito per l’Europa"
Stampa Dopo la rotonda vittoria di Donald Trump ottenuta su Kamala Harris nell’election day del 5 novembre, si tirano le somme e si fa l’analisi del risultato ragionando, da un lato, sui motivi che hanno portato il tycoon a vincere e, dall’altro, sui possibili scenari futuri. Il Cav. De Rosa, CEO di SMET, ha fornito un’analisi a 360 gradi, soffermandosi sulle implicazioni per il continente europeo e le lezioni da apprendere. (Salernonotizie.it)
La notizia riportata su altre testate
Bush, 20 anni fa, contro Kerry). Il 47esimo presidente degli Stati Uniti – che è stato anche il 45esimo – ha colorato di rosso la mappa americana saltando molto oltre l’asticella minima dei 270 grandi elettori e si è anche assicurato la maggioranza nel voto popolare con un distacco di 5 milioni (l’ultimo candidato repubblicano a riuscirci fu George W. (Corriere della Sera)
Laura Traverso — Genova Caro Merlo, nel 2016 quando Trump fu eletto per la prima volta l’Europa aveva un grande leader in grado di affrontarlo, Angela Merkel. Oggi la sola leadership è quella burocratica di Ursula von der Leyen. (la Repubblica)
Nonostante parli di “mandato storico” da parte del popolo americano, il presidente eletto ha vinto il voto popolare con 1.659.047 preferenze (il 2,1% in più) rispetto a quelle che aveva nel 2020. (L'HuffPost)
Edison Research ha eseguito per un consorzio di media, composto da ABC, CBS, NBC e CNN, una serie di analisi tra i gruppi etnici, nonché nelle aree urbane e rurali del Paese. Associated Press e Fox News, invece, si sono affidate al lavoro del NORC dell’Università di Chicago. (ItaliaReportUsa.com)
L'Europa è sul viale del tramonto? Sergio.Poppi on VisualHunt.com Un’eventuale elezione di Trump come 47° presidente degli Stati Uniti potrebbe rappresentare per l’Unione Europea, debole e frammentata, una sfida ma anche un’opportunità. (OKMugello - News dal Mugello)
“Aiuteremo il nostro paese a risollevarsi”. È con questo impegno che Donald Trump ha vinto le elezioni del 5 novembre. La maggioranza dell’elettorato gli ha dato credito. La promessa, seducente, è di un cambiamento che arresti il declino dell’America, ne sani le ferite interne e ne ristabilisca il prestigio e l’influenza sul piano internazionale. (L'HuffPost)