Ex capo circus Bernie Ecclestone vende collezione di auto F1 da 300 milioni di sterline

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Il Messaggero - Motori SPORT

Bernie Ecclestone sta vendendo la sua intera collezione di auto di Formula Uno, che si prevede varrà più di 300 milioni di sterline all'ex capo del circus. Ecclestone, 94 anni, ha guidato la F1 per quattro decenni e il suo lotto di 69 auto, che abbraccia 70 anni di Gran Premi, è considerato il più grande assemblaggio di macchine da corsa al mondo. La Ferrari che ha portato Michael Schumacher al suo terzo dei cinque campionati mondiali consecutivi con la squadra guida la collezione. (Il Messaggero - Motori)

Su altri giornali

Lo storico patron del Circus ha messo in vendita la sua incredibile collezione privata di monoposto, protagoniste di mezzo secolo di corse. (Corriere della Sera)

Bernie Ecclestone, ex patron della Formula 1 e figura iconica del motorsport, ha annunciato la decisione di vendere la propria collezione di monoposto di Formula, valutata in centinaia di milioni di euro: la collezione comprende 69 vetture uniche, tra cui alcune che hanno fatto la storia della Formula 1, pilotate da leggende come Michael Schumacher e Niki Lauda. (Automoto.it)

Prima ancora che grande capo della Formula 1 e proprietario del team Brabham F1 dal 1972 al 1988, Bernie Ecclestone è sempre stato un grandissimo appassionato di auto da corsa e questo lo ha portato a riempire negli anni il proprio garage con alcune vetture da competizione iconiche e introvabili. (HDmotori)

Un patrimonio inestimabile Si stima che la collezione, composta da ben 69 vetture, valga oltre 100 milioni di dollari. (l'Automobile - ACI)

Voglio sapere dove andranno, affidarle a mani sicure, a chi sa apprezzarle». Le ho messe insieme in una vita di lavoro e ci tengo moltissimo. (Corriere della Sera)

Di fatto, la "Ecclestone Grand Prix Collection" è considerata dagli addetti ai lavori tra le più preziose collezioni di auto da corsa del mondo. Una collezione che è interamente in vendita presso gli esperti inglesi della Tom Hartley Jnr. (La Gazzetta dello Sport)